Visitare Tremezzina in 3 giorni
Guida alla scoperta della Tremezzina, uno dei borghi più estesi e affascinanti del lago di Como. Consigli su cosa fare e vedere.
Tremezzina è uno dei borghi più estesi e affascinanti del ramo occidentale del lago di Como.
Ricco di storia, arte e cultura, offre anche alcuni degli scenari panoramici più suggestivi del Centro Lago: l’Isola Comacina, unica isola del Lago di Como, il promontorio boscoso del Dosso del Lavedo con la meravigliosa villa del Balbianello, il Sacro Monte di Ossuccio, patrimonio UNESCO, la vista sul promontorio di Bellagio che sale verso il Monte San Primo e le montagne che fanno da sfondo, fra cui spiccano le due vette inconfondibili della Grigna e della Grignetta, particolarmente suggestive al tramonto.
Il comune di Tremezzina comprende i borghi di Ossuccio, Lenno, Mezzegra e Tremezzo, con i loro caratteristici nuclei storici, le splendide ville e giardini, le chiese di epoca romanica e barocca e le passeggiate sul lungolago.
Da non perdere: Villa Carlotta, Villa del Balbianello, l’Isola Comacina, la passeggiata lungo il Sacro Monte di Ossuccio, il parco Teresio Olivelli e la Greenway del Lago di Como, una passeggiata che attraversa interamente la Tremezzina.
Il nome Tremezzina deriva dal borgo di pescatori detto un tempo “Tramezzo” o “Framezzo”, cresciuto tra l’antica Via Regina romana, poi Strada Regina, tracciata per favorire i traffici tra la pianura padana e la valle del Reno e le pendici del Monte Crocione.
L’importanza del borgo di Tremezzo e del teritorio circostante era dovuta sia alla sua posizione a metà strada tra Como (Novum Comum) e la fine del lago, un tempo rappresentata dal borgo di Samolaco (Summus Lacus), sia per la straordinaria condizione climatica, favorita dall’orientamento della sua costa a sud-est e dalla presenza nel primo entroterra di una catena montuosa che proteggeva le coste dai freddi venti settentrionali.
La combinazione di questi fattori ha permesso lo sviluppo agricolo di questo tratto di costa, dove si coltivavano gli ulivi, introdotti dai romani, gli agrumi, che furono fonte di grande ricchezza per le famiglie di commercianti locali, e i gelsi, utilizzati per la coltivazione di bachi da seta.
Tra Ottocento e Novecento, quando la produzione agricola perse d’importanza, fiorì il turismo, con le ville della nobiltà e borghesia di Como e Milano e successivamente con la costruzione di grandi alberghi frequentati da una clientela internazionale.
La nostra guida per conoscere Tremezzina
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