Oratorio in stile romanico databile tra il X e il XII secolo, che conserva quasi integralmente la sua linea originale. È collocato all’entrata del borgo di Ossuccio, su uno sperone roccioso a picco sul lago, lungo il tracciato della antica via Regina. L’edificio è composto da un’unica navata con abside semicircolare e conserva al suo interno ampie zone affrescate.
La chiesa si trova nella frazione di Spurano sopra uno sperone roccioso a picco sul lago lungo il tracciato della antica via Regina. L’edificio è composto da un’unica navata con abside semicircolare. La facciata a capanna è scandita da lesene e decorata da una cornice di archetti pensili sopra la quale vi è un campanile a vela a due fornici.
Lungo il fianco sinistro in corrispondenza dell’antico portale di ingresso laterale vi è un affresco cinquecentesco che rappresenta San Giacomo Maggiore. L’abside è suddivisa in quattro scomparti con archi a doppia ghiera separati da semicolonne addossate a lesene.
L’interno della chiesa è collocato ad un livello inferiore rispetto all’accesso ed è riccamente decorato da pitture murali. Sul lato destro vi sono alcuni riquadri realizzati in diverse epoche: un San Gerolamo e una Madonna in trono col Bambino riferibili al XV secolo, un San Cristoforo e un orante riferibili al secolo XI. Sul lato sinistro vi è un riquadro seicentesco che rappresenta Sant’Antonio Abate seguito da un pregevole ciclo del secolo XI suddiviso in due registri nei quali sono raffigurate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento: nella parte superiore la Lavanda dei Piedi, l’Orazione nell’orto, la Cattura di Cristo e il Cristo deriso, l’Ultima Cena, nella parte inferiore Adamo ed Eva, il Banchetto di Abramo e Sara e l’Arcangelo Michele.
Completa la decorazione pittorica la scena dell’Annunciazione sopra l’arco dell’abside. Nel presbiterio si conserva un’interessante scultura lignea che rappresenta la Madonna di Loreto.
La chiesa, già citata in un documento del 1169, risale probabilmente al secolo XI mentre il campanile a vela è più tardo e viene riferito al XIII secolo. Inizialmente la chiesa aveva una navata più corta ed un ingresso solo sul fianco in fregio alla strada Regina. In seguito all’interno dell’oratorio furono aggiunte interessanti pitture murali.
Probabilmente nel corso del secolo XI furono realizzati i dipinti sulla parete destra, un San Cristoforo e una Santa, e sulla parete sinistra, Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. In una fase successiva, forse nel XIV secolo, fu allungata la navata e fu realizzata la nuova facciata mentre nel XVI secolo fu aggiunta la sacrestia.
Parallelamente a questi lavori prese avvio una seconda fase decorativa, compresa fra XV e XVI secolo, alla quale appartengono una Madonna col Bambino e un San Gerolamo sulla parete destra, la figura di S. Giacomo all’esterno della parete sinistra sopra l’antico ingresso e un ciclo di affreschi nell’abside oggi scomparso. Altri dipinti murali furono aggiunti nel XVII secolo: un riquadro con S. Antonio sulla parete sinistra e una Madonna col Bambino e i SS. Rocco e Sebastiano sulla parete esterna della sacrestia.
Nel corso del XX secolo furono realizzati diversi interventi: inizialmente fu demolita la sacrestia e furono consolidati gli speroni in muratura, in seguito sotto la direzione dell’architetto Pietro Lingeri, uno dei protagonisti del razionalismo lariano, furono riaperte le monofore, fu aggiunta una scala laterale verso il lago e furono rimessi in luce alcuni degli affreschi interni. Fra il 2002 e il 2003 sono stati restaurati sia gli affreschi interni sia il dipinto sopra la porta di ingresso laterale.