La Chiesa, eretta a partire dal 1537 e consacrata nel 1699, è ubicata al termine del Viale del Santuario in una splendida posizione panoramica sul lago di Como, l’Isola Comacina e la Tremezzina. Dal 2003 il complesso del Sacro Monte, che comprende il Santuario e quattordici cappelle che illustrano i Misteri del Rosario è stato inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Il santuario è preceduto da un ampio portico con una grande arcata, ma l’accesso avviene dal portale sul fianco destro lungo il quale è collocato anche il campanile settecentesco con muratura in pietra squadrata completato da cella campanaria con una singolare copertura a bulbo.
L’interno della chiesa è a navata unica con due altari laterali e una profonda cappella sul lato sinistro composta da due ambienti. La navata è divisa in quattro campate coperte da volte a botte lunettate ornate da un pregevole ciclo seicentesco con stucchi di Giovanni Battista Muttoni ed affreschi eseguiti da Salvatore Pozzi. Nei medaglioni centrali sono raffigurate le scene con l’Incoronazione della Vergine e la Vergine Assunta, negli altri riquadri sono rappresentate figure di angeli musicanti e con cartigli.
La controfacciata è ornata da stucchi e da affreschi nella lunetta in cui sono raffigurati la Nascita della Vergine e due figure di profeti Davide e Geremia. Sul lato destro nella seconda campata è ricavato l’altare di S. Giuseppe che conserva una tela del 1890 e un paliotto in scagliola settecentesco. Sul fianco sinistro è collocato un pregevole altare in marmo nero con eleganti colonne tortili che inquadra un affresco del 1501 in cui sono raffigurate la Vergine col Bambino e S. Eufemia. Nella campata successiva è inserito l’organo con cassa lignea riccamente intagliata realizzata nel 1665 da Antonio Pino.
Nell’ultima campata si apre l’accesso alla cappella, dedicata alla Beata Vergine del Soccorso, suddivisa in due ambienti voltati contigui. Sull’altare, entro un tempietto ligneo dorato, si conserva la statua trecentesca della Madonna col Bambino, probabilmente opera di maestri campionesi; la volta è decorata con un affresco che rappresenta il Padre Eterno con figure di angeli mentre sulle pareti sono appesi numerosi ex voto e una tela che rappresenta Frate Timoteo Snider responsabile della fabbriceria nella seconda metà del XVII secolo.
Il presbiterio è preceduto da un arcone con eleganti stucchi e due riquadri ad affresco in cui sono rappresentate le scene della Visitazione e dell’Annunciazione. L’altare settecentesco con tempietto su quattro eleganti colonne bicrome in marmo presenta al centro un gruppo scultoreo ligneo ottocentesco che rappresenta l’Incoronazione della Vergine.
Secondo alcune fonti in quest’area esisteva un tempio romano dedicato a Cerere ma l’erezione del santuario è tradizionalmente legata della devozione per un’antica statua della Madonna col Bambino. Questo primo edificio fu ampliato a partire dal 1537 per realizzare una nuova chiesa a navata unica con portico in facciata. Nel corso del Seicento il santuario fu decorato con stucchi ed affreschi e fu consacrato nel 1699. Nel secolo successivo furono aggiunti la sacrestia e il campanile e fu completato l’altare maggiore.