Questo itinerario vi porta a conoscere alcune caratteristiche frazioni di Bellagio partendo dal centro storico del paese. In un paio di ore avrete la possibilità di vedere entrambe le sponde del Lago (Como e Lecco) e di comprendere a fondo la posizione centrale di Bellagio.
Punti di interesse e località comprese nell'itinerario
Dall’ufficio turistico di Bellagio, situato in Piazza Mazzini, raggiungiamo la parte alta del paese percorrendo la pittoresca scalinata “Salita Mella”, sita proprio di fronte all’imbarcadero, un tempo conosciuta come la via dei Fiori.
Alla fine della salita svoltiamo a destra percorrendo tutta la vivace Via Garibaldi sino a raggiungere il Municipio di Bellagio, un elegante edificio giallo accanto alla chiesina romanica di San Giorgio (XI sec). Proprio di fronte parte una scalinata che, salendo prima dolcemente e poi scendendo, vi condurrà, in circa 15 minuti, nel cuore della caratteristica frazione di Pescallo, conosciuta come villaggio di pescatori e luogo dove si teneva, un tempo, il mercato del pesce. Attorno ai primi anni del XIII secolo, la frazione di Pescallo era uno dei tre paesi lariani in grado di offrire la maggior quantità di pesce al mercato di Como. Attraversiamo questo piccolo borgo che si affaccia sul ramo di Lecco e soffermiamoci un istante nella piazzetta per ammirare il meraviglioso panorama di questa parte di lago incorniciato dalle montagne; sullo sfondo la rocciosa Grigna (2.409 mt.), ricca di ferro.
Nella seconda piazzetta, un angolo molto caratteristico di questa frazione, scoprirete la minuscola Chiesa dei SS. Biagio e Andrea, circondata dalle abitazioni.
Seguiamo ora la carrozzabile che sale costeggiando graziosi giardini privati ed un campo utilizzato per florovivaismo, una delle attività, dopo il turismo, più importanti di Bellagio, dove esistono numerose aziende a conduzione familiare che operano in questo campo e che producono soprattutto piante da esterno vendute in Italia e in Europa.
Raggiunta la strada principale che va verso Lecco, voltiamo a sinistra e seguiamo il marciapiede che costeggia un grande appezzamento coltivato ad ulivi. La coltivazione dell’ulivo sul lago di Como risale all’epoca romana. Quest’albero si è perfettamente acclimatato e cresce rigoglioso sulle colline bellagine, tanto che ha dato il nome alla frazione dove ci troviamo, Oliverio. Il Lago di Como è oggi il luogo più a nord in Europa dove si produce olio d’oliva; anche il legno è lavorato per produrre svariati oggetti, tipici dell’artigianato locale.
Alla fine del marciapiede, sulla sinistra, noteremo una bellissima villa; fu costruita nel 1624 per ordine del protofisico Eudemio Camozio che la chiamò Villa Camuzia. Alla fine del Settecento il Conte Pietro Venini, bellagino, la ristrutturò completamente e la chiamò, in onore della moglie, Villa Giulia. La dimora, di cadenze neoclassiche, è disposta su tre piani con quello inferiore decorato a bugnato; dal corpo centrale sporgono due ali. Il conte Venini acquistò vari terreni circostanti la villa e fece scavare la parte di prato proprio di fronte ad essa per creare un canale erboso, detto “Vialone”, che permette di vedere e accedere ai due rami del lago.
Noi, ora, percorriamo proprio quest’ampio viale in tutta la sua lunghezza.
Se, per qualsiasi motivo, non dovesse essere possibile l’attraversamento del Vialone o se preferite allungare di poco questo itinerario, vi consigliamo di proseguire lungo la statale per altri 50 metri imboccando poi la prima stradina a destra che passa attraverso la frazione di Regatola. Sul muro della prima casa a sinistra noterete una placca a ricordo del breve soggiorno dell’illustre scienziato comasco Alessandro Volta (Como, 1745 - 1827), inventore della pila (1799), e del poeta Giuseppe Parini. Nella parte iniziale stretta troverete alla vostra destra dei gradini in discesa che vi fanno attraversare il cuore di Regatola; una graziosa frazione sopravvissuta intatta al passare del tempo.
Sia il Vialone che questa strada si congiungono con la statale per Como.
Attraversiamo con molta attenzione la strada e, prima di svoltare a sinistra, per scendere verso la frazione di Guggiate, soffermiamoci nei pressi dell’entrata dell’Hotel Silvio per ammirare lo spettacolo di questa parte di lago racchiuso da una splendida cornice di cipressi.
Volgendo le spalle al lago, a destra, noterete sulla collina un Mausoleo edificato dall’architetto Balzaretto nel XIX secolo per Giacomo Poldi Pezzoli; qui è sepolto anche uno dei discendenti della famiglia Gonzaga di Mantova, amico dei proprietari. Questo monumento si trova nel parco privato dell’attuale Villa Gerli, sita in riva al lago. Al di là del cancello in ferro battuto, sulla destra, vi è un bellissimo e secolare albero chiamato Liquidambar (Specie: Styracyflua, Famiglia: amamelidacee).
Proseguite a sinistra e fino a raggiungere la piazzetta della frazione di Guggiate ove noterete l’oratorio di S. Andrea, affiancato da un enorme palazzo, circondato da mura e con elegante portale, costruito nel XVII sec. dalla famiglia Ciceri. Da questa piazzetta partono numerose stradine che portano nell’entroterra bellagino, verso altre frazioni.
Ritorniamo sulla statale, attraversiamo il fiume Perlo e voltiamo a destra per raggiungere la frazione di S. Giovanni. Alla fine della strada carrozzabile noterete, sulla sinistra, un’antica abitazione a torre con meridiana dove è situato il Museo degli Strumenti per la Navigazione, recentemente aperto a Bellagio grazie alla passione del collezionista e viaggiatore Gianni Gini. All’interno si trovano oltre duecento preziosi oggetti che, nei secoli passati, hanno permesso all’uomo di orientarsi in mare e di navigare verso nuovi mondi. Tra gli strumenti più interessanti di questa collezione, ricordiamo cannocchiali settecenteschi di fattura veneziana, bussole, orologi solari di varie epoche, una ricca serie di cronometri di marina ed uno stupendo planetario in ottone. La durata della visita del Museo degli Strumenti per la Navigazione è di 30/60 minuti ca. Il museo è aperto durante la stagione estiva dalle 10.00 alle 13.00 e durante il pomeriggio solo su appuntamento. Entrata a pagamento. Per informazioni Tel. +39 031 950309.
Seguiamo ora la stradina acciottolata ed addentriamoci nel cuore della frazione di San Giovanni per scendere verso il lago. Sulla destra si trova l’omonima chiesa, un tempo capopieve e punto focale della vita religiosa di Bellagio. Poco si sa della storia di questo edificio; sicuramente fu la prima chiesa edificata sul suolo bellagino. Di certo era già presente nel X sec., ma nessuna traccia è rimasta a testimonianza di quel periodo anche se si suppone che l’odierno oratorio, a sud della parrocchiale, sia stato costruito sulle fondamenta della vecchia costruzione. La nuova arcipretale di S. Giovanni Battista fu edificata nel 1584 ed in parte nel 1685. L’aspetto attuale è dovuto alle modifiche operate nella seconda metà del ’700. La facciata, di gusto barocco, è affiancata da un campanile a cinque campane che danno un magnifico concerto in SI2 naturale. All’interno, l’opera più interessante che ancora oggi possiamo ammirare è una pala d’altare raffigurante “Cristo risorto fra santi e donatori”, dipinta da Gaudenzio Ferrari nel XVI secolo, ed un’Immacolata della scuola del Bernini. La chiesa è aperta solo il sabato alle 18:00 e la domenica mattina alle 10:00 per la celebrazione della messa. La grotta artificiale che si può notare sulla piazza è dedicata alla Madonna di Lourdes ed è stata costruita negli anni '50 da Don Giulio Botta, arciprete di San Giovanni.
Nel molo di fronte alla chiesa spesso sono ancorate le tipiche barche del Lago di Como dette Lucie che prendono il nome dal personaggio principale del capolavoro di Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi”, ambientato sul lago di Como. La barca è sormontata da tre archi che permettono di coprirla per ripararsi in caso di cattivo tempo o di sole cocente.
L’edificio moderno, di colore rosa, che notate in riva al lago sulla sinistra è la scuola di canottaggio che può vantare ben 6 campioni del mondo sino ad oggi. È un punto di ritrovo per tutti i giovani che vogliono cimentarsi in questo sport.
Ritorniamo sui nostri passi, ripercorrendo la stessa strada fino a Guggiate. A metà della salita, scendiamo lungo la prima strada a sinistra che conduce alla frazione di Loppia dove, sulla destra, ritroverete la scalinata che porta al Vialone di Villa Giulia. Oltre il muro, si vede la chiesa romanica di Santa Maria di Loppia (fine X sec.), un tempo dotata di un piccolo chiostro distrutto durante la costruzione del Vialone; ora è parte della proprietà Gerli di cui potete ammirare la bella villa in riva al lago, sulla sinistra. Costruita dalla Famiglia Taverna nella seconda metà del XVIII sec. passò poi ai Poldi Pezzoli che l’ampliarono facendo aggiungere le due ali dall’architetto Giuseppe Balzaretto. Per eredità passò al Principe Trivulzio e nel 1941 fu acquistata dal Conte Gerli che si occupò, in particolar modo, del restauro della chiesa di Santa Maria di Loppia.
Nel molo si vede ancora un raro esemplare di Gondola Lariana, imbarcazione a vela utilizzata sino alla fine del XIX secolo per il trasporto delle merci e degli animali.
Anche questa frazione era un piccolo villaggio di pescatori ed ancora oggi conserva il sapore di un tempo.
Da qui vi consigliamo di fare ritorno verso il centro del paese attraversando lo stupendo giardino romantico di Villa Melzi. La villa fu costruita da Francesco Melzi D’Eril, vice presidente della Repubblica Cisalpina; ancora oggi è proprietà privata dei discendenti di questa illustre famiglia. Il parco è famoso per la fioritura delle azalee e dei rododendri, nel periodo primaverile, ma è affascinante in qualsiasi periodo dell’anno. Vi ricordiamo che l’entrata è a pagamento; il biglietto è valido per tutto il giorno e vi dà diritto alla visita della neoclassica cappella di famiglia e del piccolo Museo.
Se avete già effettuato questa visita, seguite allora la strada asfaltata che, prima salendo e poi scendendo, vi riporta sul lungo lago nei pressi dell’entrata principale di Villa Melzi. Da lì, in pochi minuti, potrete ritornare al centro del Borgo di Bellagio seguendo la passeggiata a lago, denominata Lungo Lario Europa.
Possibilità di parcheggio nei numerosi parcheggi liberi e a pagamenti presenti a Bellagio.
Piazza Giuseppe Mazzini, Bellagio, CO, Italia