Si rinnova ogni anno nella sua unicità la magia del Carnevale di Schignano
Sabato 25 febbraio a Schignano ha preso il via il carnevale più caratteristico del Lago di Como: ogni anno nel cuore della Val d’Intelvi sfilano, secondo il rito romano del sabato e martedì grasso, le maschere dei brut e dei mascarun, protagonisti del folklore schignanese.
Nella mia prima volta al carnevale di Schignano ho assistito all’evolversi di un vero e proprio teatro immersivo i cui personaggi compiono azioni folli e inaspettate. I brutti, brut nel dialetto locale, vestiti di stracci, iuta, pelle d’animale e grossi campanacci alla cintura, si strascicano e importunano i passanti. I ricchi, i mascarun, passeggiano tranquilli con abiti variopinti ricchi di pizzi e merletti. “Intaant che’l brutt el dunda el Bell fa vede’l butasc” recita El Carneval de Schignan, canzone di Davide Van de Sfroos.
Lungo le vie delle frazioni passeggiano bambini con costumi colorati e divertenti, personaggi misteriosi, maschere di legno tutte da scoprire. Il carnevale di Schignano crea un mondo surreale in cui i brutti saltano e si buttano a terra, intraprendono combattimenti con sedie, scope, ombrelli e utensili impensabili. Ma non mancano le incursioni nel contemporaneo: degna di nota la presenza di un’ape car travestita da “Donald The Trumpe limousine mudell USA getta”, con tanto di atomik bomb, frego bar e telefono con diretta connessione a Mosca. Un carnevale tanto vario quanto divertente, una tradizione da non lasciarsi sfuggire: martedì 28 febbraio l’appuntamento più importante con la giornata conclusiva a partire dalle 13:45 che terminerà con il rogo di mezzanotte (clicca qui per i dettagli).
Articolo di Alice Pini