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Le Castagnole di Carnevale

Chi le prova certamente le rifarà perché, tra i dolci fritti, sono le più gustose e semplici da preparare

Ingredienti

  • Farina 0, 300 g
  • Zucchero, 100 g
  • Burro, 75 g
  • Uova, 2
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 1/2 bicchiere di rum

Procedimento

Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un impasto cremoso, aggiungere il rum e continuare a mescolare. Unire poi poco alla volta il burro fuso e la farina setacciata con il lievito.

Versare l’impasto su una spianatoia e lavorarlo per 10 minuti con le mani, poi lasciare riposare coperto da un panno per 2 ore.

Tagliare la pasta e formare dei lunghi cordoni grossi un pollice (come per gli gnocchi) e tagliarli in tanti pezzetti da 2 cm circa. Formare delle palline e friggerle in una grande padella con abbondante olio ben caldo.

Quando saranno ben gonfie e dorate, toglierle dal fuoco e far assorbire l’olio su un piatto coperto da carta assorbente o carta paglia. Prima di servirle cospargerle con zucchero a velo.


Tips & Tricks

  • Qual è il miglior olio per friggere? Ecco qualche consiglio della Fondazione Umberto Veronesi. Non ce n’è uno migliore in assoluto, ci sono però alcune regole da rispettare: un olio è più resistente se contiene una quota maggiore di acidi grassi monoinsaturi e se ha un punto di fumo elevato. È il caso dell’olio di oliva (non extravergine), il cui contenuto di acido oleico è superiore a tutti gli altri. Ma anche l’olio di arachide ha un’alta resistenza che lo rende ideale per una buona frittura.
  • Non bisognerebbe mai friggere a una temperatura inferiore a 160 e superiore a 180 gradi. È in questo intervallo che, con un tempo adeguato, si ottiene la migliore cottura senza la liberazione di sostanze tossiche.
  • Per ottenere una buona frittura, oltre al tempo e alla durata della cottura, è fondamentale cucinare in un’adeguata quantità di olio e cuocendo il cibo poco alla volta. Quando se ne usa poco e si cuoce tutto assieme, la temperatura scende anche fino a 150 gradi e gli alimenti tendono ad assorbire l’olio, senza completare la cottura.
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