Si svolgerà il 9 e 10 novembre 2019 il Terzo Trittico di Varenna dedicato a Giorgio La Pira, membro dell’Assemblea Costituente e grande ambasciatore di pace. La due giorni di eventi, organizzata dal Comune di Varenna e dall'Unione Provinciale Enti Locali, ha il patrocinio della Provincia di Lecco, della Camera dei Deputati e di Regione Lombardia.
Programma
Sabato 9 novembre
11:00 Inaugurazione Expo “Romano Guardini in Varenna e nel mondo”
12:00 Borgo Storico Aiuola delle “Religioni Unite per la Pace” (con giovani dei 5 continenti)
15:00Villa Monastero: Cantico per l’unità e la fraternità dei popoli - Lettura recitata del carme “A Varenna” di David Maria Turoldo. - Convegno “Libertà e Doveri nella Costituzione della Repubblica Italiana” - Conferimento speciali benemerenze a Giuseppe Lazzati (in memoriam) e Federigo Giordano (Comandante Gek)
21:00 Chiesa San Giorgio Concerto
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Domenica 10 novembre
10:00Villa Cipressi: Saluto delle Autorità e Prolusioni Ufficiali - Adunanza dei Sindaci Fondatori della Rete Comuni - Lapiriani e Istituzione Ufficiale del relativo Comitato - Testimonianze su Giorgio La Pira A cura di Mario Primicerio, presidente Fondazione La Pira e Paolo Grossi, Presidente emerito della Corte Costituzionale - Presentazione in anteprima della VI Conferenza 2020 “Spes contra Spem”, nella primavera 2020
13:00 Brunch
15:00 Tavola rotonda “Il dialogo interreligioso oggi: una sfida ineludibile”. Con la presenza di Religions for Peace Europe e dei rappresentanti di varie confessioni - Interludio “Seminatori di Fraternità e Pace” con Mario Boni, Vittorio Zanetto e Italo Duranti - Momenti artistici a sorpresa
19:00 Crepuscolo alpino-lacustre e saluti finali
Giorgio La Pira
Giorgio La Pira, uno degli uomini nuovi auspicati da Einstein, individuò Hiroshima come il momento di frattura tra la vecchia cultura della competizione e la nuova condivisione planetaria.
Originario della Sicilia, emigrato al nord, toscano di adozione, fu professore di diritto romano, membro dell’Assemblea Costituente, deputato, sottosegretario, sindaco di Firenze, che con lui divenne un laboratorio di pacificazione sociale e uno spazio di libere comparazioni per ogni religioni e ideologia.
La passione per il dialogo lo portò a varcare le frontiere erette dal contrasto ideologico fra il sistema comunista dell’URSS e il neoliberismo delle Potenze Occidentali e quelle insanguinate dai conflitti armati come il Medioriente e il Vietnam, dove incontrò Ho Chi Minh.
Fu definito visionario pragmatico, folle molto sagace, indomito precursore, inarrestabile trascinatore di governi e statisti. Con lui Firenze si gemellò con Filadelfia, Kiev, Kyoto, Fez e Reims. Nominò cittadini onorari U Thant, Léopold Senghor e Le Corbusier. Promosse il Comitato internazionale per le ricerche spaziali, tavole rotonde sul disarmo, iniziative volte a mettere in luce il terzo mondo e gli stati africani emergenti. Lanciò l’idea di un’università europea da istituire a Firenze. Nel 1952 organizzò il Primo Convegno internazionale per la pace e la civiltà. Iniziò un’attività, unica in Occidente, tesa a promuovere contatti vivi, profondi, sistematici tra i politici di tutti i Paesi. A Palazzo Vecchio, nel 1955, i sindaci delle capitali del mondo siglarono un patto di amicizia.
A partire dal 1958 organizzò i Colloqui mediterranei cui partecipano anche arabi e israeliani. Ricevette la più alta autorità di Pechino. Nel 1959 parlò al Soviet Supremo di Mosca a favore della distensione e del disarmo, con il benestare del Papa ma non del Ministro degli esteri italiano. Nel 1967 fu eletto presidente della Federazione Mondiale delle Città Unite. Il suo slogan era Unire le città per unire le nazioni. Dopo la guerra dei sei giorni visitò Hebron, Gerusalemme, l’Egitto. Per sei anni, tramite la Federazione, si adoperò attivando le istituzioni di tutto il mondo per organizzare incontri al vertice in materia di disarmo, pace e sicurezza. La sua azione è stata definita l’arte della pace.
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Il valore della città - Giorgio La Pira
Amate la vostra città come parte integrante, per così dire, della vostra personalità. Voi siete piantati in essa, in essa saranno piantate le generazioni future che avranno da voi radice: è un patrimonio prezioso che voi siete tenuti a tramandare intatto, anzi migliorato ed accresciuto, alle generazioni che verranno…. I bambini saranno custoditi come la pupilla dei vostri occhi e come la ricchezza suprema della città intera! E dove gli anziani trovino conforto sereno e amoroso tramonto!