A Villa Monastero inaugurata la mostra su Napoleone. Fino a domenica 30 gennaio 2022 si potrà visitare un percorso espositivo nelle 14 sale del museo.
La mostra, curata dal conservatore Anna Ranzi e dallo studioso Francesco D’Alessio, è dedicata al Bicentenario della morte di Napoleone attraverso il collezionismo privato e potrà essere visitata fino al 31 dicembre 2022.
La mostra Tracce napoleoniche nelle collezioni lariane. Curiosità, inediti ritratti e noti Fasti offre uno spaccato di vita nel territorio lecchese nel periodo tra il 1796 e il 1830, proponendo dipinti di notevole interesse storico artistico quali l’inedito Ritratto di Napoleone durante la campagna d’Italia e altre immagini del grande condottiero, insieme a più di 70 opere tra quadri, oggetti di uso quotidiano, curiosità, documenti e pubblicazioni, che testimoniano l’apprezzamento del periodo napoleonico da parte di appassionati collezionisti privati, con scelte spesso assai raffinate, che contribuiscono a far meglio conoscere quest’epoca contraddittoria.
Il percorso espositivo si articola nelle 14 sale del museo, affiancandosi alle collezioni presenti: nel Salottino Mornico è esposta una significativa serie di incisioni tratte dai celebri Fasti di Napoleone, desunti dai dipinti di Andrea Appiani che decoravano la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.
Nella adiacente Sala Rossa vi è la tavola apparecchiata con il servizio di piatti di manifattura francese Lunéville e zuppiere provenienti forse da Palazzo Beauharnais, insieme alla bella brocca con decori egizi e a un servizio da the e caffè di inizio ‘800.
Nel Salottino Napoleonico si trova un disegno a pastello col ritratto del grande condottiero nel suo studio, avvicinabile ai modi del pittore francese Hippolite Delaroche, accostata all’incisione tratta dal famoso dipinto di Jacque-Louis David con Bonaparte al Gran San Bernardo.
Nelle sale seguenti compaiono stampe con immagini dei suoi famigliari e del suo entourage, come pure i ritratti degli artisti prediletti. Negli ambienti successivi sono esposti oggetti, documenti, pubblicazioni e curiosità (tra cui i due giochi da tavolo elegantemente acquerellati) di uso quotidiano.
Infine due suggestivi dipinti dedicati al paesaggio lombardo, dalle delicate atmosfere. Nella Sala della Musica spicca il ritratto inedito di Napoleone raffigurato nel 1796 durante la prima campagna in Italia, definito “liberatore” e “flagello”, dalla bella cornice originaria intagliata con gli emblemi delle vittorie, che costituisce il fulcro dell’esposizione.
A questo si affiancano ritratti di personaggi del mondo contemporaneo lecchese, Bernardo Cima, Carlo Badoni, la famiglia Resinelli, insiemi ai disegni del pittore Onorato Andina, attivo sul Lario, di cui è presente l’intenso ritratto di Agostino Ambrosoli, funzionario del Monte di Napoleone, accostato a don Francesco Tubi, fondatore in esilio della Tipografia Capolago nel 1830.
Completa il percorso la Sala delle battaglie (Sala bigliardo) in cui compaiono le stampe dedicate ai combattimenti di Marengo, le mappe del territorio lariano ed europeo dell’epoca e degli anni immediatamente successivi e la veduta prospettica con lo scontro tra Francesi e Austriaci avvenuto nei pressi del Ponte Azzone Visconti a Lecco di Felice Storelli.