Il Duomo di Como, conosciuto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto, chiesa madre della diocesi omonima.
Situato vicino al lago, il Duomo rappresenta uno dei più importanti monumenti dell'Italia settentrionale; al suo interno sono custoditi arazzi del XVI e XVII secolo eseguiti a Ferrara, Firenze e Bruxelles, e si possono ammirare quadri cinquecenteschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.
La chiara architettura della Cattedrale sovrasta il centro storico di Como e s’impone alla vista del viaggiatore che giunge in città dai valichi della pianura o dal lago.
L’architettura del Duomo rappresenta un caso felice di armonizzazione delle diverse epoche storiche in cui fu realizzato. Le successive fasi stilistiche (gotico, rinascimento, barocco) sono fra loro accordate dalla sapienza degli architetti e dalla perizia delle maestranze che vi operarono.
Sulle tre navate gotiche, ad archi acuti e volte a crociera costolonata, costruite nel Quattrocento, furono innestate le tre absidi rinascimentali, costruite fra il Cinque e il Seicento, sulle quali si prevedeva una cupola che, dopo molti progetti non realizzati, fu innalzata su disegno tardobarocco di Filippo Juvara. Come per il Duomo di Milano, anche per quello di Como non si conosce il nome dell’architetto ideatore della fabbrica gotica.
Il primo nome attestato è quello di un architetto della Valle Intelvi, Lorenzo degli Spazi, alle dipendenze della Fabbrica del Duomo di Milano, che venne a Como per consulenze. Fu il comasco Pietro da Breggia a curare l’elevazione dei piloni e la copertura della volte. Il comasco Florio da Bontà (1460-1463) incominciò inizialmente la costruzione della facciata dove fu impegnato inizialmente lo scultore Amizio de Lurago, altro nome intelvese, documentato per il portale maggiore. Il milanese Luchino Scarabota è l’architetto che porta a termine il rosone e la guglia maggiore in facciata.
A completare le numerose statue in facciata fu chiamato nel 1484 il ticinese Tommaso Rodari da Maroggia sul Lago di Lugano. Il Rodari tre anni dopo fu nominato ingegnere della fabbrica e continuò a produrre sculture fino al 1526, anno di sua morte, con i suoi fratelli Giacomo e Donato e la sua bottega: i fianchi della basilica, tutti i portali con le lunette dedicate all’Infanzia di Gesù, compresa la splendida Porta della rana, le statue degli apostoli sui piloni interni, fino all’impostazione dell’abside principale su progetto modificato da Cristoforo Solari detto il Gobbo che introdusse lo stile classico con semicolonne scanalate di ordine corinzio e composito, trabeazioni e archi a tutto sesto.
Interno
Nel Duomo sono presenti preziosi arazzi e sculture di fasi stilistiche diverse già nella basilica precedente: i leoni romanici riadatti ad acquasantiere e l’altar maggiore a rilievi gotici in marmo bianco del 1317, i sarcofagi dei vescovi Avvocati (†1293) e Bonifacio da Modena (†1352); gli altari rinascimentali in pietra scolpita e in origine dipinta, tre dei quali di Tommaso Rodari, gli altari di Sant’Abbondio e del Crocifisso dell’intagliatore pavese Giovan Angelo del Maino, l’altare barocco della Madonna di Gerolamo Quadrio sorto attorno alla statua di Tommaso Rodari; gli stucchi delle calotte absidali con le scene figurate dell’ Assunzione di Francesco Silva e della Resurrezione di Agostino Silva, gli Evangelisti di Gaspare Mola di Coldrerio nei pennacchi della cupola, le sculture neoclassiche di Pompeo Marchesi (abside centrale e altare di San Giuseppe).
Tra i pittori del XVI secolo spiccano Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari, Antonio Sacchiense da Pordenone, del XVII il Morazzone. Decoratori delle volte Carlo Fontana e Francesco Gabetta (1839) e delle vetrate i Bertini (sec. XIX).
La Cattedrale, iniziata ne 1396, è stata edificata per successive fasi durante tre secoli e mezzo, essendo stata terminata la cupola nel 1744.
Si tratta di un’architettura articolata e complessa, che fonde in un edificio unitario interpretazioni dello spazio ed espressioni stilistiche diverse.
La continuità della costruzione nel tempo (nel ‘400 vengono realizzate la facciata e le navate gotiche, nel ‘500 il presbiterio e le absidi laterali, nel ‘700 la cupola) ha mantenuto un’armonia che di epoca in epoca è stata rinnovata, collegando il tracciato delle parti nuove alle proporzioni definite nell’epoca precedente.
Il Duomo di Como è facilmente raggiungibile in auto percorrendo l'autostrada A9, partendo da Milano, ma si può arrivare alla cattedrale tranquillamente anche usando il treno.
Indicazioni per i turisti
La Cattedrale di Como è lieta di aprire le proprie porte ai turisti, accolti come “pellegrini” da accompagnare all’incontro con Dio attraverso la bellezza della sua architettura e delle opere d’arte in essa conservate.
Al visitatore è richiesto di osservare alcune semplici disposizioni, convinti che le necessità del culto e della preghiera possano integrarsi con le ragioni del turismo..
Comportamento
La Cattedrale è un luogo di culto: è indispensabile avere un abbigliamento adeguato e mantenere un tono di voce moderato. Nel periodo estivo – presso gli ingressi – sono disponibili teli per coprire spalle, braccia e gambe.
È vietato fumare, fare telefonate, consumare cibo e bevande e introdurre animali.
Nella zona antistante l’altare della Beata Vergine Assunta – luogo dell’adorazione eucaristica – va assolutamente evitato ogni comportamento che possa creare disturbo al raccoglimento e alla preghiera.
Fotografie
All’interno della Cattedrale è sempre possibile fare fotografie (purché per uso personale e non a fine commerciale) ad eccezione dei momenti in cui viene celebrata la Santa Messa.