Villa Gastel, un tempo chiamata Villa Nuova, fa parte del complesso di Villa Erba ed è l’edificio più antico dello stesso. Attualmente residenza privata della famiglia Gastel, erede degli Erba, che la utilizza come casa di villeggiatura; nelle scuderie ospita una struttura ricettiva.
La struttura ha mantenuto in parte quella originaria del convento su cui è stata edificata: la pianta è quadrata e si sviluppa attorno ad un chiostro interno, mentre le facciate sono state arricchite da decorazioni in stile neoclassico. L’interno è ricco di decori, tra cui affreschi, ritratti, statue, arazzi, ed è arricchito da alcune collezioni di oggettistica, come ceramiche, soldatini, vignette cinesi. A corredo dell’edificio principale furono edificati alloggi per il personale di servizio, due residenze per gli ospiti, le scuderie, un anfiteatro e una piscina, realizzata all’inizio del 1900.
La Villa si trova immersa in un rigoglioso giardino che ha mantenuto in parte lo stile all’inglese originario.
Il monastero sulle cui fondamenta sorge la villa ha origini antichissime, intorno all’anno Mille. Soppresso nel 1784, fu acquisito da Vittoria Calderara, nobildonna che trasformò la proprietà in una villa aristocratica con giardino all’inglese. Alla dimora venne dato l’appellativo di “Nuova” per sottolineare la grande ristrutturazione che trasformò la proprietà tanto da farla sembrare, appunto, di nuova costruzione. Ereditata dai nipoti Cima della Scala, venne venduta da Vittoria Cima agli Erba, la quale trascorse poi lunghi periodi di villeggiatura in un villino nella proprietà di Villa d’Este, che porta tutt'oggi il suo nome.
Gli Erba, fondatori della prima casa farmaceutica italiana, ritennero che la dimora fosse troppo modesta per le loro esigenze, per cui commissionarono la costruzione di quella che oggi conosciamo come Villa Erba.
Villa Gastel fu da sempre salotto per artisti, letterati e intellettuali, fra cui Verdi, Lassalle, Verga, e, fino agli anni ‘40, ospitò anche una comunità di suore che organizzavano corsi di cucito, con il supporto di Carla Erba, la quale collaborò con gli architetti Ponti e Lancia per elaborare dei disegni da utilizzare come modelli per i ricami.
La proprietà rimase successivamente di proprietà degli eredi Erba, fra cui il celebre regista Luchino Visconti, figlio di Carla Erba e del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, il quale si ritirò proprio lì per terminare il suo film Ludwig. Allestì una sala di montaggio nelle scuderie e ospitò ospiti prestigiosi, come Maria Callas e Coco Chanel.
Oggi la villa è una residenza privata.
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Largo Luchino Visconti, 822012Cernobbio (CO) Italia