La Valsolda è un territorio ricco di tesori per tutti quelli che amano il paesaggio, la natura, la storia, la letteratura e l'arte. Villa Fogazzaro Roi, situata nel borgo di Oria, è testimonianza artistico-letterario di raro fascino e di grande bellezza.
La splendida Villa Fogazzaro Roi si trova ad Oria, un piccolo borgo sulle rive comasche del Lago di Lugano, in Valsolda.
La Valsolda è un territorio pieno di ricchezze paesaggistiche, naturali, storiche, letterarie e artistiche.
Soleggiata da mattina a sera e protetta verso nord da una barriera di monti, la Valsolda appare come una verde ed aperta vallata dominata da una cinta montuosa. Vista dal lago regala un panorama di rara bellezza: in alto dominano le maestose rupi dolomitiche, mentre disposti a scala lungo il pendio spiccano villaggi colorati e lussureggianti boschi che si stendono dalle rive.
La valle è un anfiteatro semicircolare aperto al centro verso il lago Ceresio, con un patrimonio boschivo e una ricca fauna testimoniati dalla presenza della Riserva naturale Valsolda che occupa un territorio di 318 ettari, 90 dei quali costituiscono una riserva naturale ricca di sentieri attrezzati ed aree di sosta, ideali per organizzare escursioni naturalistiche.
In Valsolda la natura si fonda con l’arte: dal Medioevo alla fine del Settecento, da qui sono partiti grandi artisti (Pellegrino Tibaldi e i fratelli Pozzi di Puria, Paolo Pagani di Castello, Isidoro Affaitati di Albogasio) che hanno arricchito l’Italia e L’Europa con le loro opere.
Percorso: Menaggio – Porlezza – Cressogno – Loggio – Puria – Dasio – Castello – S. Mamete – Oria -Albogasio – Menaggio
Distanza percorsa: 42 km
L’itinerario che vi suggeriamo per scoprire le meraviglie artistiche e naturali della Valsolda parte da Menaggio e giunge ad Oria, dove si trova la bellissima Villa Fogazzaro Roi e va percorso in parte in auto e in parte a piedi
Per giungere a Cressogno (277 m), punto di partenza del percorso in Valsolda, occorre seguire la strada da Menaggio in direzione Lugano attraversando la Val Menaggio. Si giunge a Porlezza, un piccolo centro turistico situato sul Ceresio, nella parte italiana del lago di Lugano, per poi proseguire costeggiando il lago.
Giunti a Cressogno, inizia l’itinerario che dalla riva sale verso le frazioni più alte e ridiscende ad anello verso la riva.
Si consiglia di proseguire a destra per il Santuario della Caravina (eretto nel 1663), dotato di un ampio sagrato da cui si gode di una splendida vista e al cui interno si trovano una serie di affreschi di età barocca.
Di nuovo sulla statale e superato Cressogno, tenere la destra per la Valsolda e, appena prima di imboccare una galleria, girare a destra seguendo l’indicazione per Loggio (370 m), Puria (504 m) e Dasio (580 m). Superato Loggio e la deviazione per Castello, si raggiunge Puria, dove si trova la parrocchiale di Santa Maria Assunta (cupola di Pellegrino Tibaldi, affreschi dei fratelli Pozzi).
Da Puria salire a Dasio, un piccolo villaggio dove si trova la chiesa di S. Bernadino (affreschi del primo Cinquecento). Scendere di nuovo al bivio per Castello (451 m) e prendere la strada a destra passando il ponte sul torrente Soldo. Parcheggiare l’auto e imboccare via S. Gonfalonieri per arrivare alla bellissima frazione arroccata su uno sperone roccioso.
L’interno di Castello è un intrigo di vicoli, portici, scalette, anfratti. Abitato da una quarantina di persone non ci sono esercizi commerciali.
Degna di nota è la chiesa di S. Martino con la volta affrescata da Paolo Pagani (1655-1719), pittore nativo del luogo e attivo nelle corti europee. È inoltre presente il Museo Pagani con alcune opere dell’artista.
Scendere di nuovo sulla statale e proseguire per S. Mamete, piccolo borgo con una piazzetta porticata affacciata sul lago.
All’inizio di Oria, imboccare la strada sulla destra verso Albogasio Superiore e parcheggiare l’auto.
Ridiscendere a piedi alla strada statale e attraversarla, proseguendo a destra appena superata la fermata del bus, seguire via Caravello che conduce al centro di Oria (272 m). Nella deliziosa piazzetta che fa anche da sagrato alla chiesa di San Sebastiano, sorge la Villa Fogazzaro Roi.
Dal sagrato parte una stradina che s’insinua tra portici e stretti muri per sbucare sulla statale che si attraversa per visitare Albogasio Inferiore. Qui si trova la chiesa di Santa Maria Annunciata.
Dalla chiesa dell’Annunciazione si può raggiungere Albogasio Superiore (dove abbiamo lasciato l’auto) tramite una mulattiera, lungo la quale si trovano due palazzi monumentali (XVI-XVII sec.), il Palazzo delle Colonne e il Palazzo Affaitati (ora Villa Salve), ultime tappe prima di intraprendere il viaggio di ritorno.
Villa Fogazzaro Roi si trova nell’incantevole località di Oria, un piccolo borgo sulle rive comasche del Lago di Lugano, dove trascorse lungo tempo Antonio Fogazzaro. Lo scrittore stette per lunghi periodi nella Villa che oggi porta il suo nome e che gli fornì l’ispirazione per comporre e ambientare Piccolo mondo antico, il suo romanzo più conosciuto, pubblicato nel 1896.
La stessa atmosfera intima e domestica che fa da cornice alla vicenda di Franco e Luisa Maironi è giunta inalterata fino a noi grazie al marchese Giuseppe Roi, pronipote dello scrittore, che a metà Novecento rinnovò e riallestì con gusto ogni ambiente prima di lasciare la casa al FAI perché alla sua morte non venisse snaturata.
Gli interni, gli arredi e i cimeli di famiglia permettono di rievocare gli scenari ottocenteschi nei quali si muovono i protagonisti di “Piccolo mondo antico”. Tra tutti degno di nota è lo scrittoio di Antonio Fogazzaro, che custodisce numerose annotazioni autografe vergate direttamente sul legno dei cassetti; fra queste, quella della data in cui venne terminato “Piccolo Mondo Antico” e, soprattutto, la straziante dedica al figlio Mariano, morto di tifo nel 1895.
Il tutto è reso ancora più suggestivo da un incantevole giardino pensile, adorno di siepi e cespugli fioriti, tra cui spicca l’olea fragrans:
Il giardinetto pensile fu trasformato a immagine e similitudine di Franco. Un’ olea fragans vi diceva in un angolo la potenza delle cose gentili sul caldo impetuoso spirito del poeta; un cipressino poco accetto a Luisa vi diceva in un altro angolo la sua religiosità; un piccolo parapetto a traforo, fra il cipresso e l’olea, con due righe di tufi in testa che contenevano un ridente popolo di verbene, petunie e portulache, accennava alla ingegnosità singolare dell’autore; le molte rose sparse dappertutto parlavano del suo affetto alla bellezza classica; il ficus repens che vestiva le muraglie verso il lago, i due aranci nel mezzo dei due ripiani, un vigoroso, lucido carrubo rivelavano un temperamento freddoloso, una fantasia volta sempre al mezzogiorno, insensibile al fascino del nord.
A. Fogazzaro, Piccolo Mondo Antico
Nel 1941 il giardino della Villa e il Salone divennero alcuni dei set del film Piccolo Mondo Antico, di Mario Soldati, tratto, con qualche modifica, dall’omonimo successo fogazzariano.
Costi
*ad eccezione di eventi specifici in cui verrà chiesta la sola integrazione dell’evento.
Chi si iscrive al FAI o rinnova l’iscrizione entra gratuitamente. La visita della Villa è sempre guidata ed in gruppi di massimo 15 persone. La durata è di un’ora.
In caso di manifestazioni il prezzo può subire variazioni.
Per maggiori informazioni scrivere a faifogazzaro@fondoambiente.it