L’antica strada Regina, che si snodava sulla sponda occidentale del lago, fu tracciata in epoca romana ed era una delle più importanti vie di transito, poiché permetteva un rapido collegamento tra la Pianura Padana e l’Oltrealpe.
Seguiamo qui un tratto ben conservato dell'antica strada che porta da Menaggio al nucleo storico di Rezzonico, un itinerario che permette di scoprire angoli poco conosciuti, ma bellissimi, della sponda occidentale del Lago di Como.
L'itinerario parte da Menaggio passando attraverso Nobiallo, Sasso Rancio, Acquaseria, Molvedo, Santa Maria e Rezzonico.
L'intero percorso è segnalato da tacche di colore bianco/rosso ed è composto da strada selciata, sterrata e per brevi tratti asfaltata. L'itinerario è percorribile in ogni stagione.
Come raggiungere la fraz. di Nobiallo: dalla centrale Piazza Garibaldi di Menaggio seguire il lungolago fino al Lido di Menaggio per poi proseguire in Via Roma. Dopo ca. 50 m prendere Via Cipressi. Dopo aver passato l’entrata del campeggio Europa la via sbuca sulla statale. Proseguire lungo il marciapiede a destra.
Si sale fino a 350 m, passando sopra Villa la Gaeta, villa in stile liberty ultimata nel 1921 e fatta costruire dalla famiglia Ambrosoli in forma di castello medievale-rinascimentale. Qui vennero girate alcune scene del film della serie di 007 "Casino Royale".
Si prosegue lungo la costa del monte per arrivare alla vecchia statale, sostituita dal nuovo tratto scavato in galleria.
Da qui, essendo venuto a mancare un tratto del percorso originario, bisogna prestare attenzione.
Dopo aver percorso circa 200 metri lungolago della vecchia statale in disuso, è necessario procedere (con prudenza) per poche decine di metri lungo l'attuale S.S. 340.
Giunti all'imbocco della galleria Sassoldo, piegare a destra sulla strada dimessa dove troverete un sentiero che, salendo sopra la galleria stessa, vi riporterà sull'originario percorso.
La vecchia strada si fa dolce e attraversa pianori e coltivi di viti e olivi.
Le prime case che si incontrano sono quelle di Acquaseria. Si attraversa il ponte sul fiume Serio e si entra nel centro abitato.
Giunti davanti alla chiesa di S. Abbondio si continua lungo la via Regina Margherita e in fondo al paese, ad un bivio, si gira a destra (a sinistra la strada sale a Pezzo). La stradina diventa un acciottolato che conduce al paese di Molvedo.
A Molvedo il tracciato è interrotto dal parco di Villa Camilla.
Villa Camilla è una splendida villa ottocentesca da sempre proprietà dei Marchesi di Rozzano.
Gli interni della Villa sono di rara bellezza: pavimenti a mosaico, scale in legno, statue e affreschi, quadri di fine Ottocento. Il parco con autentico giardino inglese ospita piante secolari: aceri, sequoie, magnolie, araucarie del Cile, cedri e bambù giapponesi.
Per aggirarla si sale a Mastena, imboccando la mulattiera a sinistra alla fine dell'acciottolato che collega Acquaseria con Molvedo, all'altezza di una vecchia cabina dell'Enel.
Arrivati all'abitato di Mastena si gira a destra e si percorre il centro. Giunti al torrente Cellino, si attraversa il ponticello, e si scende a destra attraversando due volte la strada asfaltata. Alla fine della stradina, proseguire a sinistra per arrivare ad un oratorio.
Si consiglia una piccola deviazione verso il lago per ammirare la chiesa di Santa Maria che fu costruita tra il 1464 e il 1474 per dare casa ai Domenicani.
Nella facciata si apre un bel portale in marmi bianchi e all'interno c'è una fittissima decorazione pittorica. Accanto alla chiesa si notano i ruderi di un'antica fortezza romana che servì probabilmente per il controllo dei traffici per via di terra e per via d'acqua.
Tornati all'oratorio si riprende il vecchio tracciato. Oltrepassata la carrozzabile per le frazioni alte di Santa Maria, si prosegue sull'Antica Strada fra campicelli e bordure di muri. Prima di raggiungere Rezzonico, si passa a destra il "Castellaccio" che è quanto rimane di una torre basso medioevale.
L'area è attrezzata con fontana e tavoli per il pic-nic.
L'acciottolato scende a Rezzonico, frazione di San Siro che sorge su un promontorio roccioso, sovrastata dalla mole del trecentesco castello fatto erigere dalla nobile e illustre famiglia dei Della Torre. Molto suggestive sono le vie scalinate e i passaggi voltati del borgo che scendono fino alle case porticate, quasi sfiorate dalle onde del lago.
Attraversate la vecchia statale e prendete la scalinata che scende in riva al lago, dove si trova il pittoresco molo.
Passati sotto i portici, si risale lungo la scalinata e si arriva al castello.
Si trattava di un "castello-recinto", cioè un'area di circa duemila metri quadrati dal perimetro murato che conteneva le abitazioni e la torre principale. Più che un castello vero e proprio, pertanto, consisteva in un'opera di fortificazione estesa all'intero abitato.
Probabilmente sostituì una precedente fortificazione del borgo di Rezzonico, i cui resti sono ancora visibili in pochi lacerti del muro di cinta e da due porte d'accesso del vicino centro abitato.
Oggi il castello è caratterizzato dall'alta torre medioevale con coronamento a merlatura.
Dal castello ci si dirige verso la statale dove si trova la fermata dell'autobus.
Si consiglia di contattare:
Ufficio turistico di Menaggio
Piazza Garibaldi 8
T. 0344 32924
Giunti all'imbocco della galleria, prendere la stradina ciclo-pedonale sulla destra. Sulla parete che strapiomba verso il lago si intravede la palestra di roccia che il CAI di Menaggio ha attrezzato con diverse vie. Raggiunta di nuovo la statale, la si attraversa per proseguire sul marciapiede fino ad imboccare la stradina che sale alla caserma dei Carabinieri. Da qui si segue l'indicazione per la Vecchia Strada Regina.
Costeggiando la Chiesa dei SS. Bartolomeo e Nicola con il suo campanile romanico pendente del XIII secolo, si entra nell'abitato di Nobiallo.
Proseguendo sull’Antica Regina si attraversa un bellissimo ponte che risale alla seconda metà del XIV secolo ed è denominato "della Madonna" perché fa accedere al vicino Santuario di S. Anna o Santuario della Madonna della Pace.
Il Santuario fu eretto nel 1658 in occasione della Pace dei Pirenei, firmata fra Francia e Spagna. Questa devozione è probabilmente dovuta al fatto che allora il Lario era sotto dominazione spagnola nelle cui armate militavano molti soldati comaschi.
Da qui il percorso si inerpica sul Sasso Rancio, così chiamato per il colore rossiccio delle rocce ferruginose.
"Il colore tra il rosso e il giallo, derivato dalle ferruginee parti ond’è impregnata la roccia, hanno fatto imporre a queste scoscese balze il nome di Sasso Rancio", scrive Davide Bertolotti nel libro "Il Sasso Rancio. Racconto Storico di Davide Bertolotti".
Si tratta di un accidentato e arido scoglio a strapiombo sul lago, che costringeva i viandanti a una faticosa salita non scevra di pericoli.
Si sale fino a 350 m, passando sopra Villa la Gaeta, villa in stile liberty ultimata nel 1921 e fatta costruire dalla famiglia Ambrosoli in forma di castello medievale-rinascimentale. Qui vennero girate alcune scene del film della serie di 007 "Casino Royale".
Si prosegue lungo la costa del monte per arrivare alla vecchia statale, sostituita dal nuovo tratto scavato in galleria.
Da qui, essendo venuto a mancare un tratto del percorso originario, bisogna prestare attenzione.
Dopo aver percorso circa 200 metri lungolago della vecchia statale in disuso, è necessario procedere (con prudenza) per poche decine di metri lungo l'attuale S.S. 340.
Giunti all'imbocco della galleria Sassoldo, piegare a destra sulla strada dimessa dove troverete un sentiero che, salendo sopra la galleria stessa, vi riporterà sull'originario percorso.
La vecchia strada si fa dolce e attraversa pianori e coltivi di viti e olivi.
Le prime case che si incontrano sono quelle di Acquaseria. Si attraversa il ponte sul fiume Serio e si entra nel centro abitato.
Giunti davanti alla chiesa di S. Abbondio si continua lungo la via Regina Margherita e in fondo al paese, ad un bivio, si gira a destra (a sinistra la strada sale a Pezzo). La stradina diventa un acciottolato che conduce al paese di Molvedo.
A Molvedo il tracciato è interrotto dal parco di Villa Camilla.
Villa Camilla è una splendida villa ottocentesca da sempre proprietà dei Marchesi di Rozzano.
Gli interni della Villa sono di rara bellezza: pavimenti a mosaico, scale in legno, statue e affreschi, quadri di fine Ottocento. Il parco con autentico giardino inglese ospita piante secolari: aceri, sequoie, magnolie, araucarie del Cile, cedri e bambù giapponesi.
Per aggirarla si sale a Mastena, imboccando la mulattiera a sinistra alla fine dell'acciottolato che collega Acquaseria con Molvedo, all'altezza di una vecchia cabina dell'Enel.
Arrivati all'abitato di Mastena si gira a destra e si percorre il centro. Giunti al torrente Cellino, si attraversa il ponticello, e si scende a destra attraversando due volte la strada asfaltata. Alla fine della stradina, proseguire a sinistra per arrivare ad un oratorio.
Si consiglia una piccola deviazione verso il lago per ammirare la chiesa di Santa Maria che fu costruita tra il 1464 e il 1474 per dare casa ai Domenicani.
Nella facciata si apre un bel portale in marmi bianchi e all'interno c'è una fittissima decorazione pittorica. Accanto alla chiesa si notano i ruderi di un'antica fortezza romana che servì probabilmente per il controllo dei traffici per via di terra e per via d'acqua.
Tornati all'oratorio si riprende il vecchio tracciato. Oltrepassata la carrozzabile per le frazioni alte di Santa Maria, si prosegue sull'Antica Strada fra campicelli e bordure di muri. Prima di raggiungere Rezzonico, si passa a destra il "Castellaccio" che è quanto rimane di una torre basso medioevale.
L'area è attrezzata con fontana e tavoli per il pic-nic.
L'acciottolato scende a Rezzonico, frazione di San Siro che sorge su un promontorio roccioso, sovrastata dalla mole del trecentesco castello fatto erigere dalla nobile e illustre famiglia dei Della Torre. Molto suggestive sono le vie scalinate e i passaggi voltati del borgo che scendono fino alle case porticate, quasi sfiorate dalle onde del lago.
Attraversate la vecchia statale e prendete la scalinata che scende in riva al lago, dove si trova il pittoresco molo.
Passati sotto i portici, si risale lungo la scalinata e si arriva al castello.
Si trattava di un "castello-recinto", cioè un'area di circa duemila metri quadrati dal perimetro murato che conteneva le abitazioni e la torre principale. Più che un castello vero e proprio, pertanto, consisteva in un'opera di fortificazione estesa all'intero abitato.
Probabilmente sostituì una precedente fortificazione del borgo di Rezzonico, i cui resti sono ancora visibili in pochi lacerti del muro di cinta e da due porte d'accesso del vicino centro abitato.
Oggi il castello è caratterizzato dall'alta torre medioevale con coronamento a merlatura.
Dal castello ci si dirige verso la statale dove si trova la fermata dell'autobus, tramite il quale è possibile tornare a Menaggio.
Si consiglia di contattare:
Ufficio turistico di Menaggio
Piazza Garibaldi 8
T. 0344 32924
Da Como è possibile raggiungere Menaggio con la Navigazione lariana, sia in aliscafo, in circa 40 minuti, sia in battello in 2 ore e 10 minuti; o con l’autolinea ASF C-10 Como-Colico in un’ora e 15 minuti.
Possibilità di parcheggio lungo la strada nella vie circostanti Piazza Garibaldi a Menaggio.
Piazza Garibaldi, Menaggio, CO, Italia