Il bilancio della stagione estiva i prossimi eventi autunno-inverno.
In una stagione senza visitatori americani, giapponesi, australiani o indiani, sono stati gli italiani a riscoprire Villa del Balbianello rispondendo all’invito lanciato nei primi giorni di riapertura dopo il lockdown: “Ri-partire dalla bellezza” e confermando la dimora di Guido Monzino il Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano più visitato in Italia. Paradossalmente come ha scritto pochi giorni fa il Telegraph, uno dei più importanti quotidiani del Regno Unito – è stato proprio questo l’anno migliore per visitare il Lago di Como. È vero che il Lake Como ha perso una quota considerevole di turisti da oltreoceano, ma è altrettanto vero che questo vuoto è stato rapidamente colmato da italiani ed europei. Ma ancora più importante, il Lago di Como non ha perso il suo charme, come dimostrano i tanti vip che lo hanno scelto.
Per la sesta volta il Bene FAI più visitato
Se l’immagine del Lake Como resta intatta, da un punto di vista numerico inutile dire che la stagione 2020 è stata fortemente penalizzata prima dal lockdown e successivamente dalle restrizioni dell’emergenza sanitaria.
Viste le premesse, i risultati di Villa del Balbianello sono più che soddisfacenti. Con 46.500 presenze (dato a fine settembre), si conferma per la sesta volta consecutiva il Bene del FAI più visitato, grazie anche a un programma di eventi studiato ad hoc, su prenotazione, come le Giornate FAI all’aperto e le Sere FAI d’Estate.
Italiani, francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, olandesi, svizzeri
L’invito rivolto dalla Tremezzina di tornare a godere della bellezza di cui il Lago è così ricco, ha spinto il turismo di prossimità. Nei primi mesi di riapertura, Villa del Balbianello ha visto prevalente la presenza di visitatori italiani dalla Provincia di Como e dalla Lombardia, che hanno riscoperto e apprezzato la bellezza del Lago come patrimonio di arte, natura e bellezza. In una seconda fase si sono rivisti anche i turisti stranieri. Il bilancio parla di 46.500 visitatori a fine settembre, di cui ben 18.000 provenienti dall’Italia, quando negli anni scorsi la tendenza vedeva prevalere gli stranieri con quote superiori all’80%. Fra gli europei prevalgono francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, olandesi, svizzeri.
120 matrimoni prenotati in due anni
I matrimoni inizialmente previsti per quest’anno – circa 120 – sono stati per lo più rinviati al 2021 o addirittura al 2022 (prevalentemente da parte di sposi di oltreoceano, per il timore che i voli intercontinentali possano rimanere bloccati ancora il prossimo anno): 110 prenotazioni per il 2021 e 10 già per il 2022 da parte di coppie provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Giappone, Canada, Irlanda e alcuni da Italia. Se ci sono sposi che hanno dovuto rinunciare, altri ce l’hanno fatta e hanno pronunciato il fatidico ‘sì’, pur con mascherina e le dovute precauzioni: 7 in tutto i matrimoni confermati nel 2020.
La sfida dell’inverno
Con la partenza ritardata della stagione primavera-estate, il periodo autunno-inverno si carica di aspettative e mai come quest’anno la destagionalizzazione appare come una vera sfida. Villa del Balbianello si pone in prima linea e conferma il prolungamento dell’apertura fino all’Epifania, rivelandosi un modello virtuoso e lungimirante per il territorio. Complice il Lake Como Christmas Light che a Natale coinvolge con proiezioni luminose una quarantina di location del Lago di Como, vestito a festa come “il presepe più bello del mondo” e con lo spettacolo di una Villa più suggestiva che mai, incorniciata dalla Torre di Ossuccio, altro Bene FAI, anch’essa illuminata.
Apertura fino al 6 gennaio
Confermata l’apertura cinque giorni su sette anche nel periodo invernale e natalizio. Il bilancio di questa sfida è in crescita, con un costante aumento dei visitatori invernali.
L’apertura al pubblico sarà fino al 6 gennaio 2021 tutti i giorni tranne i lunedì e i mercoledì non festivi: fino al 3 novembre dalle ore 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso per visitare solo il parco ore 17:15; ultima visita guidata degli interni ore 16:30); dal 3 novembre dalle ore 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso per visitare solamente il Parco ore 16:00; ultima visita guidata agli interni ore 15:30).
La tradizione del presepe
Un’altra riconferma è la collaborazione con l’Associazione Italiana Amici del Presepe – sezione Tremezzina che si prefigge di divulgare, tramandare e custodire la tradizione presepistica. In questo angolo di Lago i presepi diventano qualcosa di speciale perché uniscono lo stupore del Natale con la meraviglia di uno dei “borghi più belli” del Paese, in un itinerario di spiritualità, creatività, arte e natura. Nella Loggia Segrè verrà realizzato un allestimento della Natività che riproduce una visione ottocentesca del Balbianello. Inaugurazione sabato 5 dicembre quando le porte della Villa si apriranno per “La Notte dei Presepi”, in una serata arricchita da musica e vin brulè.
Bandiere a mezz’asta
Il 2020 si ricorderà anche come l’anno della scomparsa di una figura indimenticabile per il FAI e per Villa del Balbianello, Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fondo Ambiente Italiano nel lontano 1975, poi presidente per lunghi anni e infine Presidente Onoraria. La sua ultima visita risale al 2013 in occasione dell’inaugurazione della Loggia Segrè. Il 19 luglio, il triste giorno della sua scomparsa, Villa del Balbianello ne ha onorato la memoria con le bandiere a mezz’asta.
Al centro del territorio
Il legame con il territorio ha sempre offerto la possibilità di allacciare collaborazioni e sinergie proficue. Il Lions Club Menaggio-centro lago – una realtà che da 60 anni opera nel territorio comasco attraverso svariate azioni – ha donato alla Villa un defibrillatore, strumento medico di primaria importanza per salvare vite nell’ambito del primo soccorso.
Inoltre, è grazie al legame con il territorio che Villa del Balbianello ha potuto contare sul sostegno e la collaborazione di alcuni volontari che si sono impegnati in prima persona in questi mesi.
Il successo è anche social
La visibilità di Villa del Balbianello viene incrementata anche dagli straordinari risultati dei suoi canali social. Numeri più che raddoppiati rispetto a un anno fa per il canale Instagram che conta 30.600 follower (15.000 a ottobre 2019) e costante incremento per Facebook, 10.400 (8.000 a ottobre 2019). Merito di una campagna intensa con post pubblicati con grande frequenza (in italiano e in inglese), immagini spettacolari e attenzione alle occasioni particolari e soprattutto un continuo dialogo con gli utenti che non si è mai interrotto nel periodo del lockdown.
Viaggio nei Beni FAI
Parlando di eventi, a ottobre Villa del Balbianello invita a deliziare gli occhi e il palato nel corso di tre serate speciali dedicate ad altrettanti Beni del FAI, in programma dalle ore 19 alle 24, proponendo raffinate cene a tema, degustazioni delle eccellenze gastronomiche italiane, musica dal vivo, ingresso al giardino storico e visita libera della Loggia Durini, del Museo delle Spedizioni e Museo di Arte primaria.
All’inizio della serata è prevista la presentazione del Bene FAI protagonista dell’evento.
Arrivo e partenza solo via lago dal Lido di Lenno compreso nel prezzo: Intero 115 euro, Iscritti FAI e Residenti Comune di Tremezzina 95 euro. Prenotazione obbligatoria a
m.sormani@fondoambiente.it
Per i mesi di ottobre e novembre sono state organizzate delle visite speciali con percorsi inediti secondo questo calendario, solo su prenotazione:
Fu il Cardinale Angelo Maria Durini a edificare il complesso di Villa del Balbianello alla fine del XVIII secolo, sui resti di un convento francescano, di cui oggi resta la facciata dell’antica Chiesa. Alla morte del cardinale, la villa passò al nipote Luigi Porro Lambertenghi, attivo patriota antiaustriaco che volle Silvio Pellico come precettore per i propri figli. Balbianello è era un luogo molto caro a Pellico, che così lo evocò in una lettera: ‘Benedetto Balbianino! Vi passerei volentieri la mia vita, tanto è romanzesco, poetico, magico questo soggiorno’. Il complesso passò poi al marchese Giuseppe Arconati Visconti e successivamente al generale americano Butler Ames, che lo sottopose a un attento restauro. Nel 1974 gli eredi la vendettero all’imprenditore Guido Monzino, appassionato esploratore e alpinista. Esponente di una delle più solide famiglie della borghesia milanese, egli si dedicò a una nuova opera di ristrutturazione, che interessò non solo gli edifici ma anche lo splendido giardino, cui venne conferito l’aspetto attuale, e riarredò completamente le stanze. Fu lo stesso Monzino a decidere di lasciare la villa, insieme a gran parte del Dosso di Lavedo, in eredità al FAI, che la gestisce dal 1988.
Per informazioni FAI – Villa del Balbianello, Tremezzina (CO)
T. (+39) 0344 56110
faibalbianello@fondoambiente.it