Il borgo di Sala Comacina è adagiato sulla sponda occidentale del lago di Como, proprio di fronte all’Isola Comacina, all’interno della “Zoca de l’Oli”, una tranquilla insenatura naturale così denominata per via della notevole tranquillità delle sue acque, appunto “lisce come l’olio” e per il clima particolarmente mite che ha permesso sin dall’antichità la coltivazione di ulivi e altre piante tipicamente mediterranee.
Oltre che per la splendida vista sull’isola e il suo pittoresco centro storico, fatto di strette viuzze, arcate, balconcini e ponticelli, Sala Comacina è famosa per aver ospitato Alessandro Manzoni presso Villa Rachele, per la sua incantevole piazza Matteotti, che conserva un affresco del dodicesimo secolo di una Madonna con Bambino e per le sue ville ottocentesche.
Da visitare: la Chiesa di San Bartolomeo.
Cenni Storici
Il borgo di Sala Comacina era originariamente costituito da un ristretto gruppo di case di pescatori concentrate nell’area a lago, fra la chiesa e la riva, nelle vicinanze delle rovine di un’opera di fortificazione medievale probabilmente smantellata al tempo delle lotte tra l’Isola Comacina e Como. Così la descrive Paolo Giovio:
Sala si presenta solamente come un villaggio con un’antica fortificazione, popolato da operosi pescatori. Di fronte al tratto di litorale salese, si allunga, come uno scoglio disteso in lunghezza, un’isola che mostra ai naviganti le rovine di un’antica città.
[Sala denum pagus occurrit cum vetusta arce in adito negotiosis piscatoribus frequens. Contra id, salaniani litoris spatium porrigitur insula, protenso in longitudinem dorso, cadaver antiquae urbis navigantibus ostentans.]