Oltre la spumeggiante cascata della Camoggia, sorge il borgo di Colonno, adagiato sulle pendici del Monte Costolone, che qui scende a picco sul lago. L’abitato risulta diviso in due dalla Strada Regina che lo attraversa trasversalmente.
La zona a monte è caratterizzata da terrazzamenti, creati per rendere possibile la coltivazione del terreno.
Colonno conserva ancora la planimetria del borgo medievale con strade strette, case addossate le une alle altre e vicoli che sfociano in piccoli spiazzi a lago.
Molto caratteristici sono la casa a ponte sopra il torrente Pessetta, che conserva il ricordo di uno straripamento avvenuto nel 1905, e il Palazzo Pretura con un bel portone ligneo a borchie del Cinquecento, in zona lago.
Da visitare: la chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, che si affaccia sull’unica piazza a lago.
Cenni Storici
Il toponimo denota la data della sua fondazione risalente all’epoca Romana, quando Giulio Cesare volle che la fascia rivierasca del Lario fosse colonizzata da facoltose famiglie agricole provenienti dalla Magna Grecia (Sicilia).
Nel Medio Evo le sorti del villaggio erano legate a quelle dell’Isola Comacina e lo furono anche durante la lunga guerra fra Como e Milano. L’attuale chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo fu ricostruita nell’Ottocento sul luogo dove esisteva precedente edificio di epoca romanica del quale resta ancora qualche traccia nel campanile ed in alcuni lacerti di affresco sulla parete di fondo del presbiterio, databili fra il Trecento e il Quattrocento.
Anticamente l’economia del paese si reggeva sul commercio dei prodotti agricoli e della pesca, che le donne di Colonno trasportavano fino a Como e a Milano.
Nel Cinquecento il paese fu infeudato dalla famiglia Alberti di Colico, e nel 1640 diventò parte del marchesato della famiglia Gallio di Como. Dal 1927 al 1950 il paese fu amministrativamente aggregato a Sala Comacina e ad Ossuccio.