Dal 12 Ottobre al 17 Novembre 2019 si svolge a Como l'ottava edizione del progetto pubblico di Street Art e Urban Art nelle piazze e nei cortili della città.
Artisti contemporanei invadono la città di Como con sculture e installazioni urbane in dialogo con gli spazi pubblici.
Sabato 12 Ottobre alle ore 17:00: Incontro in occasione del 50° anniversario di Campo Urbano presso Sala d’Onore della Pinacoteca Civica.
Il 19 Ottobre dalle ore 11:00: Inaugurazione e tour StreetScape8 presso Pinacoteca Civica, Como.
Presentazione del progetto con l’intervento dell’Assessore alla Cultura Carola Gentilini, del Responsabile Reale Mutua Andrea Rosso, del Presidente del Comitato Artistico Michele Viganò e dei curatori Chiara Canali e Ivan Quaroni.
A seguire tour guidato delle opere in città alla presenza degli artisti.
StreetScape8, in programma dal 12 Ottobre al 17 Novembre 2019, è un progetto itinerante che intende far riflettere sulle nuove possibilità di interazione tra l’arte contemporanea e il tessuto urbano della città, che per l’occasione ospita opere, installazioni e sculture in rapporto con l’estetica dei luoghi.
In questa ottava edizione StreetScape celebra i 50 anni della mostra-evento “CAMPO URBANO, interventi estetici nella dimensione collettiva urbana”, a cura di Luciano Caramel, che si svolse nel centro storico di Como il 21 settembre 1969 e che vide coinvolti una serie di creativi di varie discipline tra cui Bruno Munari, Ugo La Pietra, Enrico Baj, Gianni Colombo, Gianni Pettena, Giuliano Collina, Dadamaino e Ugo Mulas.
La manifestazione nacque dall’esigenza di portare l’artista a diretto contatto con la collettività di un centro urbano, con gli spazi in cui essa vive quotidianamente, con le sue abitudini, le sue necessità, dando la possibilità all’artista di realizzarsi in piena libertà e quindi con maggiore potenzialità operativa.
Come l’obiettivo di CAMPO URBANO era stato quello di portare la riflessione dell’arte, dell’architettura, del design, della musica in mezzo alla gente attraverso degli interventi radicali partecipativi che coinvolgevano i cittadini, così a 50 anni di distanza StreetScape, portando l’arte fuori dai musei e dai normali circuiti di fruizione delle opere, ossia nelle piazze e negli spazi aperti della città, si inserisce nel solco della tradizione di CAMPO URBANO per riattivare un dialogo tra l’arte e la cittadinanza e interrogare il pubblico nella sua dimensione pubblica.
In ricordo dei 50 anni di questo storico evento, StreetScape8, in collaborazione con il Comune di Como e la Galleria Ca’ di Fra’ di Milano, presenta nello spazio Campo Quadro della Pinacoteca Civica, un’opera inedita e appositamente realizzata da uno dei protagonisti di Campo Urbano, Ugo La Pietra. L’installazione è composta da due fotomontaggi che mettono a confronto l’intervento dell’artista sull’isola pedonale di Como in occasione della mostra del 1969 con una sua analisi dell’isola pedonale di via Paolo Sarpi a Milano, utilizzata oggi per il carico e scarico delle merci del mercato all’ingrosso. Il confronto è presentato anche con opere che alludono all’abitare urbano dal titolo “Abitare è essere ovunque a casa propria”.
Lo spazio, per Ugo La Pietra, è pubblico in quanto abitato e abitare significa lasciare traccia dei propri passaggi, conoscerne i limiti, interagire e familiarizzare con essi, percorrerli, plasmarli e modificarli, caricarli di significato, elaborarne utilizzi non previsti. Abitare è così atto di continua creazione e manipolazione di spazi. L’opera sarà visibile nello spazio di Campo Quadro dal 21 settembre fino al 17 novembre.
Assieme all’opera di Ugo La Pietra, solo per la giornata del 19 Ottobre, sarà rieditata l’opera Laundry di un altro protagonista di Campo Urbano, Gianni Pettena. Il 21 settembre 1969 Pettena stese in Piazza Duomo dei panni, con i quali si intendeva sottolineare la differenza tra l’abitare e l’apparire di una città. Le clothes-lines dei panni lavati e stesi ad asciugare nella piazza principale della città, ironizzando sulla staticità di quel contesto, raccontavano invece la città nel suo divenire, nel suo quotidiano, nella freschezza del vivere, ricordavano che i luoghi dell’ufficialità sono soprattutto spazi di ostentazione del potere ma anche di contrasti sociali ed emarginazione.
Sempre in occasione della Giornata del Contemporaneo del 12 Ottobre, sarà organizzato nella Sala d’Onore della Pinacoteca Civica, alle ore 17:00, un momento di incontro e racconto con alcuni dei protagonisti di Campo Urbano: Ugo La Pietra, Gianni Pettena, e Giuliano Collina. La partecipazione all’incontro sarà gratuita.
In Piazza Duomo, oltre all’opera di Gianni Pettena, per tutto il periodo di StreetScape, è allestita la grande scultura di Christian Balzano intitolata Non è vero, ma ci credo, in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo. L’opera raffigura un toro insolitamente sdraiato sul dorso. La simbologia taurina, che nelle culture tradizionali allude alla forza bruta e primordiale, assume qui un nuovo significato e invita gli spettatori a compiere l’antico gesto scaramantico di toccare gli attributi della bestia contro la mala sorte.
Considerato come un vero e proprio precursore della Street Art e Urban Art, Francesco Garbelli compie a Como quattro interventi di Public Art che ridefiniscono il tema della segnaletica civile e stradale. Presso i Bagni pubblici della Stazione di Como Lago inserisce un cartello che, a partire dalla tradizionale distinzione di genere uomo/donna riflette sui nuovi e labili confini dell’identità sessuale. In Piazza Volta appone su una cabina telefonica un cartello che invita a considerare l’obsolescenza programmata dei telefonini e, indirettamente, della razza umana che ne fa uso.
In Piazza Medaglie d’Oro, è ancora un cartello stradale che ricorda all’umanità come i cambiamenti climatici possano provocare l’esplosione del pianeta da qui a 12 anni, mentre nel segnale stradale “Operazione Zebra” il disegno grafico delle strisce pedonali viene riportato in scala tridimensionale su una transenna per i lavori in corso.
Il Cortile del Comune di Como ospita l’opera Plinio di Enrico Pantani, un prototipo in legno, semplice e stilizzato, di un cavallo, presentato per la prima volta in occasione della mostra “Foreste” presso la sede di Patrizia Pepe, nel gennaio 2018. Il suo tratto è infantile e volutamente goffo, sintetico e sgraziato. Le sculture in legno concentrano una forma ideale dell’animale, con elementi che si ripetono da un soggetto all’altro, costruendo una sintassi figurativa simile a quella delle pitture rupestri.
Conclude il percorso l’opera in acciaio corten Il merlo ha perso il becco o anche Digiunare sull’erba di Icio Borghi presso il Chiostrino Artificio. Un merlo antropomorfizzato, di grandezza umana, sta seduto un po’ defilato, in un cortile di una città. L’opera è frutto di un iniziale divertissement su carta dell’autore che ha disegnato un merlo immobile, basito per la scomparsa del suo becco. Nella scultura infatti al posto del becco c’è un triangolo vuoto.
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