Da martedì 4 agosto fino a domenica 16 agosto al Museo didattico della Seta di Como si parla della Seta, nell'intramontabile romanzo storico del Manzoni, nella seconda puntata dell'esposizione temporanea "Raccontami una storia (di seta)".
Questo racconto viene fatto attraverso alcuni dei bozzetti originali dei costumi disegnati da Emma Calderini per la miniserie televisiva I promessi Sposi (1967) di Sandro Bolchi.
La fiction di Bolchi ebbe un successo straordinario in termini di audience e il regista, attraverso essa, riuscì a portare ad un pubblico allargato il romanzo del Manzoni, trasportandolo assai fedelmente all'interno del formato televisivo.
Era, fin dall'adolescenza, rimasto privo de' parenti, ed esercitava la professione di filatore di seta, ereditaria, per dir così, nella sua famiglia; professione, negli anni indietro, assai lucrosa; allora già in decadenza, ma non però a segno che un abile operaio non potesse cavarne di che vivere onestamente.
È questo uno dei tanti passaggi de I promessi Sposi di Alessandro Manzoni in cui si parla di Seta. La Seta, in qualche modo, è la terza protagonista velata del romanzo, insieme ai due noti Renzo e Lucia.
Partiamo insieme per un viaggio nella Lombardia del 1628-1630 attraverso i disegni di una delle più importanti costumiste italiane del secolo scorso.