Mercoledì 12 giugno a partire dalle 18:30, il Gestore e i produttori dell’Alveare Como Bar Melillo si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale dei prodotti in vendita, aperta a tutti, iscritti e non.
Combinare tecnologia e agricoltura sostenibile per accorciare la filiera, permettendo a chiunque di fare la spesa direttamente dai piccoli produttori del territorio: L’Alveare che dice Sì! è il progetto che sta diffondendo in Italia un modello di acquisto locale e sostenibile: tramite la piattaforma www.alvearechedicesi.it, i piccoli produttori del territorio e i consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero.
L’Alveare Como Bar Melillo: via Pasquale Paoli, 72 - Como
Il 65° Alveare lombardo sta per nascere a Como. Il luogo che ospiterà la distribuzione settimanale della spesa è il Bar Melillo in via Pasquale Paolo, 72 Como.
Dal 12 giugno, Margherita Pacini, Gestrice dell’Alveare, ospiterà i produttori locali al Bar Melillo, dove ogni mercoledì dalle 18:30 alle 19:30 avrà luogo la distribuzione della spesa. Già undici piccoli produttori locali si sono iscritti all’Alveare, proponendo un’offerta di prodotti molto varia: frutta, verdura, carne bovina, suina, pollame e coniglio, formaggi e uova ma anche pane casereccio, miele, conserve, marmellate, prodotti fatti con farina 100% legumi italiani e tanto altro.
I produttori associati sono stati selezionati nel pieno rispetto del chilometro zero: distano infatti in media 22 km dall’Alveare.
È possibile iscriversi gratuitamente all’Alveare Como Bar Melillo cliccando su questo link.
Come funziona L’Alveare che dice Sì!
I produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, carne, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma, senza abbonamenti o minimi d’ordine.
Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. Chiunque può diventare Gestore di un Alveare: dal libero professionista all’impiegato, dal pensionato allo studente. La gestione di un Alveare è un’attività complementare che prevede una remunerazione che può diventare interessante come reddito complementare; una professione della nuova Gig economy che per qualcuno è già diventata unica occupazione, permettendo al Gestore di “vivere di Alveare”.
L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, dal cinema al vivaio, fino alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano.
In questo meccanismo, che mette al centro la comunità e la genuinità dei prodotti, è fondamentale il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo.
Chi è l’Alveare che dice Sì!
L’Alveare che dice sì! è una startup nata nel 2015 e incubata presso l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino.
È un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di “La ruche qui dit oui”, e che nel paese transalpino ha ottenuto un enorme successo: ad oggi sono più di 1000 gli alveari presenti Oltralpe.
In Italia sono già sorti oltre 160 Alveari su tutto il territorio nazionale.