La proprietà, di impianto neoclassico, è costituita da un edificio padronale, oltre ad una portineria e ad una casa separata per la servitù. L’aspetto attuale della villa, nonostante alcuni piccoli interventi, è molto fedele a quello originario.
Costruita verso la fine del 1700, era inizialmente conosciuta come Villa Lariana. Messa all’asta nel 1791, fu acquisita dal Marchese Tiberio Crivelli, i cui eredi la vendettero alla famiglia Londonio. Fra i membri della famiglia si ricordano il pittore e incisore Francesco e il fratello Carlo Giuseppe, economista, il quale ricoprì importanti cariche pubbliche. Amico del poeta Vincenzo Monti, esponente del neoclassicismo italiano, lo ospitò spesso presso la Villa, dove lo scrittore compose alcune liriche e parte della “Feroniade”.
La Villa divenne poi di proprietà della famiglia Mantegazza e nel 1869 dei fratelli Carlo ed Enrico Besana, nipoti dei Baroni Ciani, personaggi noti nel periodo rinascimentale e proprietari dell’omonima villa a Lugano.
Enrico Besana fu un personaggio non da poco per la storia italiana; fervente garibaldino, contribuì a reperire i fondi per la famosa Spedizione dei Mille e si impegnò in altre imprese, tanto da essere benvoluto da Cavour. Viaggiatore, Deputato alla Camera, scrittore, a lui è stata intitolata una strada a Milano e a Cernobbio (quella che conduce all’omonima Villa), in occasione della scomparsa (1887). Altra personalità di spessore fu il commendator Augusto Besana Ciani, il quale fu presidente del Grand’Hotel Villa d’Este nel secondo dopoguerra e ne rilanciò l’attività.