Alfred Stieglitz, fotografo, è stato un determinante fautore per lo sviluppo della fotografia d'arte americana. Nel 1902 fonda Photo-Secession, associazione di cui farà parte con altri artisti come Gertrude Kasebier, Edward Steichen e Clarence H. White. Attraverso realtà quali la rivista ‹‹Camera Work›› e la galleria 291 a New York promuove, nello specifico, la fotografia pittorica di inizio Novecento.
È settembre e manca poco all’appello di storia della fotografia, mi trovo in una di quelle biblioteche milanesi stracolme di studenti nel pieno della sessione autunnale e sto scrivendo la tesina da presentare in sede d’esame.
Approfondendo il lavoro di Alfred Stieglitz, uno dei più grandi pilastri della fotografia d’arte, percorro la genesi delle sue opere e mi ritrovo in una illuminazione serendipica -per usare termini complessi- non da poco.
Ammirando la bellezza e la poesia di Paula, Sunlight and Shadows (1889) e studiandone i contenuti scopro, grazie alla minuta descrizione dello scatto da parte di Beaumont Newhall, che sulla parete di sfondo all’immagine vi sono due fotografie di The Approaching Storm (L’avvicinarsi del temporale) scattate dallo stesso Stieglitz sul Lago di Como nel 1887.
All’epoca il giovane Alfred vive in Germania, è uno studente di origine statunitense dedito all’ingegneria meccanica: è proprio mentre si trova a Berlino che si innamora della macchina fotografica e delle sue potenzialità artistiche, amore che coltiverà per il resto della vita.
Ma torniamo a noi e al punto che mi interessa approfondire.
Da un rapido giro sul web scopro che The Approaching Storm non è l’unica immagine catturata dall’artista sul lago nel corso del suo viaggio in Italia.
A good Joke (aka The Last Joke), immagine premiata nel 1887 dalla Photographic Society per mezzo di un concorso promosso dalla rivista inglese «The Amateur Photographer» il cui unico giudice è il fotografo Peter Henry Emerson, è stata scattata a Bellagio. Il primo effettivo riconoscimento dato al giovanissimo Alfred Stieglitz, futuro fondatore della Photo-Secession americana, promotore della 291 gallery, ideatore e direttore di «Camera Work», è dovuto a una foto scattata a Bellagio sul finire dell’Ottocento. È una fotografia “spontanea” (così definita da Emerson) e senza alcuna ricerca di effetti; vi invito a riflettere sulla modernità di tale scatto: nessuna posa, nessun modello compositivo per un gruppo di bambini ridenti attorno a una fontana.
Chi, più di loro, può incarnare la bellezza?
Sarebbe inutile tentare di descrivervi la meraviglia che ho provato nello scoprire questi piccoli dettagli spazio-temporali, minuscoli particolari nell’immensità del percorso di un artista che reputo uno fra i più grandi fotografi di tutti i tempi.
Non solo George Clooney e Mark Zuckerberg: anche Alfred Stieglitz è passato dal Lago di Como.
Articolo di Alice Pini
Altre due foto famose di Stieglitz sul Lago di Como: