Non è una ricetta tradizionale, o almeno non nella fattura (le nostre nonne avrebbero probabilmente buttato tutti i pesci che non finivano seccati o in carpione direttamente in un pentolone senza troppi fronzoli), agli ingredienti “comandati”, ho aggiunto un po’ dei luoghi che amo, delle cucine che apprezzo, della materia prima che mi piace di più manipolare.
Per il court-bouillon:
Per prima cosa, preparare un court-buillon semplice: in una pentola riunire uno spicchio di cipolla mondata, una mezza gamba di sedano, una carota a pezzi, un pomodorino lavato e schiacciato, la buccia del limone e i grani di pepe. Aggiungere 1,5 l. ca. di acqua e lasciar bollire finché si sia ristretto di un terzo. A questo punto, unire il pesce tagliato a pezzetti grossi e cuocerlo per pochi minuti. Togliere delicatamente il pesce dal brodo, filtrarlo e tenerlo da parte.
In un’altra casseruola porre un trito fine di sedano, carota e cipolla; appena imbiondisce, unire la patata a tocchetti e il porro mondato e tagliato a rotelline. Sfumare con il prosecco, aggiungere l’estragone tritato, l’alloro e il court bouillon. Quando le verdure sono quasi sfatte e il brodo sufficientemente ristretto, unire il pesce in modo che il tutto prenda sapore senza stracuocere.
Servire la zuppa ben calda con pane fritto all’aglio o polenta gialla ripassata nel burro.
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