Percorso ad anello: Rovenna - Monti di Lenno - Sentiero Mezza Costa - Monti di Liscione - Tosnacco -Sentee di Sort - Rovenna.
Itinerario che unisce i “Monti” che erano utilizzati nelle mezze stagioni per l’allevamento del bestiame. Il primo tratto raggiunge, sull’antica mulattiera del Bisbino i M.ti di Scarone. Al primo tornante si seguono le indicazioni Monti di Lenno. Da questo punto in poi una successione di vallette fra i boschi, permettono di raggiungere prima i M.ti di Lenno, poi il Piano ed infine i M.ti di Liscione.
Rovenna si raggiunge da Cernobbio per mulattiere selciate a tratti ripide, o per la strada asfaltata.
Da Rovenna si prosegue, sempre per mulattiere segnalate o lungo la strada asfaltata del Bisbino sino a raggiungere il tornante adiacente al nucleo di baite dei Monti di Lenno (indicazioni).
Dopo pochi metri un bivio ben segnalato vi incammina per il Sentiero Mezza Costa, che con piacevoli saliscendi vi conduce al bivio (località Monte Piano 675 m) per i Monti di Liscione.
Il percorso è su sentiero ben tenuto tutto nel bosco in costa alla montagna e segue i rilievi orografici passando per alcune vecchie baite ormai abbandonate sino ad arrivare in Località Piano presso un abitazione privata ben tenuta.
Proseguendo per i Monti di Liscione si raggiunge la località, posta sul Sentiero dei Monti Lariani, per poi scendere a Tosnacco e traversare quindi a mezza costa fino a raggiungere Casarico.
Da Casarico tenendo la destra si guadagna il Sentee di Sort che, a picco sul lago e con panorami mozzafiato, passando per le vecchie cave conduce a mezza costa a Rovenna cimitero, chiudendo così l'anello.
Il Sentee di Sort collega Casarico con Rovenna e offre lungo tutto il suo sviluppo dei bellissimi scorci panoramici sul lago, sulle montagne del triangolo lariano e sui paesi sottostanti. Il sentiero è stato riaperto nel 1993 dai volontari dell’Associazione Pro Rovenna con la collaborazione della sezione di Moltrasio del Club Alpino Italiano. Oltre che attraversare boschi e costeggiare vecchi terrazzamenti, testimonianza dell’attività agricola del passato, passa anche per la località Niasc, dove si trovano vecchie cave della famosa "pietra di Moltrasio".