Alla scoperta del Montepiatto, località montana del Comune di Torno. Dalla Chiesa di S. Elisabetta, antico convento di monache che domina la vetta del monte si gode di un panorama mozzafiato che volge sul lago e i monti che lo circondano.
Il punto di partenza di questo itinerario consigliato in Primavera – Estate – Autunno è Brunate, raggiungibile con auto, bus e funicolare da Como.
Consigliamo di prendere la funicolare sia per la velocità del viaggio (7 minuti), sia per la splendida vista panormaica. Arrivati a Brunate scendere dall’uscita inferiore e attraversare la strada andando verso destra. Dopo un centinaio di metri, davanti a Villa Giuliani, si incontra la fontana pubblicitaria storica “Campari”. Procedere quindi per Via Nidrino.
La discesa porta presso un campo da calcio, superato il quale occorre imboccare il sentiero di boschi di castagni indicato dal segnavia “Strada Regia”.
Proseguire lungo il sentiero prestando attenzione ad alcuni tratti poco larghi ed in corrispondenza della cappelletta votiva proseguire in direzione Montepiatto.
Il sentiero diventa sempre più largo ed agevole. Giunti ad una deviazione, attraversare il ponte di legno seguendo per Montepiatto. Dopo circa 1 h vedrete le prima case dell'abitato Monti di Sorto. Qui troverete una Cappelletta votiva dedicata alla Madonna del Rosario.
Si prosegue in piano lungo un prato, si passa una valletta arrivando al Sasso del Lupo.
Il “Sasso del Lupo” è un grande monolito di granito ghiandone proveniente da imponenti movimenti glaciali che ne hanno reso possibile lo spostamento dalla Val Masino. Appoggiato direttamente a terra, è un’enorme lastra di 20 metri di lunghezza, 10 di larghezza, 8 d’altezza e di un peso di circa 4.000 tonnellate. Il Sasso del Lupo forma una sorta di “antro” con il dorso della montagna: secondo la tradizione popopolare, in questa “tana” si sarebbe nascosto un terribile lupo che rapiva i bambini cattivi e disobbedienti.
Poco più avanti si incontra un piccolo nucleo di case i "Monti di Cazzanore". Si prosegue mantenendo la destra e fiancheggiando alcuni edifici in disuso. Si entra quindi in un'altra piccola valle dopo la quale si incontra una casa sostenuta da un muro a secco. Pochi minuti e si intravedono i primi tetti di Montepiatto.
Una volta giunti a Montepiatto è possibile rilassarsi nel parco in prossimità del Crotto Montepiatto dove è anche possibile far giocare i bambini al parco giochi oppure salire verso la Chiesa di S. Elisabetta, antico convento di monache che domina la vetta del monte con un panorama mozzafiato che volge sul lago e i monti che lo circondano. Da qui consigliamo di prendere il sentiero sottostante alla Chiesa che conduce alla “Pietra Pendula”.
La “Pietra Pendula” è un masso erratico (= trovante) di granito ghiandone trasportato dagli antichi giganteschi ghiacciai del periodo quaternario (50 - 60.000 milioni di anni fa). La roccia calcare di base su cui il sasso poggia, fu poi lavorata a colonna dagli uomini in modo che fu nell’insieme l’attuale forma di un gigantesco fungo. Per il ritorno ripercorreremo la stessa strada fatta all’andata. Ora ci si può fermare, per un meritato ristoro e succulenti piatti, al Crotto Montepiatto, all’imbocco della deviazione per il monte Croce d’Ardona dove si trovava il Castel d’Ardona, oggi ruderi.
Per il ritorno da Montepiatto prendere al bivio direzione Brunate per compiere l'itinerario a ritroso oppure proseguire verso Torno attraversando la Vall di Cornu per il sentiero gradinato. Qui Traghetti e bus agevolano il rientro verso Como.
Montepiatto si trova al centro di un crocevia di sentieri e percorsi che permettono bellissime passeggiate all'interno di questo versante del Triangolo Lariano: incamminandosi verso nord si raggiunge in prima battuta Piazzaga (altra località montana nel territorio del Comune di Torno) e più oltre Molina, frazione di Faggeto Lario; percorrendo invece lo stretto sentiero in costa alla montagna che si inoltra verso sud, si arriva alla località di Majocco dei monti di Blevio e, proseguendo, a Brunate. Portandosi in quota verso il monte Croce d'Ardona (dove si trovano le rovine dell'omonimo castello), è possibile inoltrarsi per tutti i percorsi del Triangolo Lariano.
Si consiglia di prendere la funicolare da Como a Brunate.
Se si rientra da Torno prendere bus o tragetto per il rientro.
Via Funicolare, Brunate, CO, Italia