Dal 9 al 28 febbraio 2019 presso Francesco Corbetta Studio in via Rodari, 8 (CO) si terrà la mostra collettiva CITIES_exhibition#02 a cura di Francesca Lucioni.
Artisti: Lorenzo Butti, Enzo Santambrogio, Andrea Greco, Lorenzo Guzzini, Pablo Bermudez.
L'inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 9 Febbraio alle 18:00.
Orari
lunedì – venerdì: 9:00 – 12:30 / 15:00 – 18:30
sabato: 9:00 – 12:30
Cities#2: interazioni
Ad una prima riflessione il concetto di città rimanda a qualcosa di meramente fisico; spazi e strutture sensibili. Sul fronte opposto tale termine facilmente si collega alla trama di rapporti che si costituisce da chi, questi spazi, li vive e li abita. Tali aspetti, apparentemente distanti, si plasmano vicendevolmente: il tessuto urbano è una rappresentazione tangibile di quella realtà intangibile che è la società che lo abita.
L’altra caratteristica da considerare è la mutevolezza: alla stregua di organismi viventi esse mutano con il tempo, invecchiano, si sviluppano e rinnovano.
Per questa loro natura e per la capacità di incarnare allo stesso tempo il dualismo astratto/concreto, le città hanno prodotto una notevole fascinazione da chi per naturale predisposizione è attento alla percezione della realtà: gli artisti.
Partendo dai primi anni del Novecento, periodo in cui gli artisti hanno subito una notevole attrazione verso la città moderna, evidenziandone gli aspetti salienti di velocità e mutamento, passando agli anni Sessanta/Settanta in cui l’artista, liberandosi dalla cornice e dagli spazi “ufficiali” dell’arte, interviene direttamente sul tessuto urbano e sullo spazio pubblico, prendendo in causa l’elemento fisico ma anche quello più concettuale/relazionale, si arriva agli anni Novanta in cui, non solo la pratica artistica, ma anche quella curatoriale subisce una notevole influenza nelle sue dinamiche, alla luce dello sviluppo smisurato di alcune città. La mostra, e non solo il lavoro artistico, diviene una entità organizzata e dinamica capace di evolversi e adattarsi all’ambiente: un’esperienza processuale e relazionale che funge da catalizzatore per incontri e interazioni, scardinando cosi l’individualismo a favore di pratiche collettive.
Ecco dunque che dai singoli lavori alle mostre organizzate su scala mondiale, la città è stata, e continua ad essere, fonte d’ispirazione per la pratica artistica.