Domenica 12 gennaio alle ore 10:00 presso la Montagnetta di Fiumelatte ci si ritrova per ricordare l’eccidio dei Partigiani di Rancio a Fiumelatte da parte delle camicie nere.
Il Comitato provinciale di Lecco e la sezione Lario Orientale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), in collaborazione con i Circoli Libero Pensiero e S. Pio X di Rancio-Lecco e con l'adesione dei Comuni di Lecco, Mandello del Lario, Varenna, Bellano e Vendrogno, ricorda il 75° anniversario della fucilazione dei Partigiani di Rancio e del lago a Fiumelatte di Varenna (8 gennaio 1945 - 8 gennaio 2020).
Programma
9:10 Ritrovo al Circolo "Libero Pensiero"
9:20 Partenza da Rancio
10:00 Posa di fiori alla lapide della Montagnetta di Fiumelatte (luogo della fucilazione) e ricordo da parte di un rappresentante dell'ANPI
Eccidio dei Partigiani di Rancio
L’8 gennaio 1945 sei partigiani vennero passati per le armi dai nazifasciti alla Montagnetta di Fiumelatte di Varenna. Erano Carlo Bonacina, Giuseppe Magni, Virginio Panzeri tutti e tre di 24 anni di Lecco, Ambrogio Inverni di 31 di Bellano, Domenico Psut di 23 di Mandello del Lario e Carlo Rusconi di 25 anni di Vendrogno, tutti della 55° Brigata Garibaldi Fratelli Roselli.
I sei partigiani fucilati vennero catturati a Esino Lario e poi di fatto prelevati dalla prigione di Bellano, dove erano detenuti, da alcune camicie nere che poi simularono un attacco al camion con cui i prigionieri avrebbero dovuto essere trasferiti a Como. L’avvocato Paolo Porta, federale di Como e comandante dell’XI Brigata nera Cesare Rodini, scrisse: “Stamattina alle ore 6 un nostro camion trasportante prigionieri a questo Comando di Brigata è stato attaccato da ignoti nei pressi di Fiumelatte. L’attacco è stato respinto. Durante il conflitto vengono uccisi sei prigionieri. Da parte nostra un ferito leggero”. A raccontare la verità fu però il sottotenente comandante del plotone Gnr di Bellano Fortunato Garzola in un rapporto redatto tre giorni dopo l’eccidio. “I predetti sono stati fucilati da uomini della locale Brigata Nera durante la loro traduzione a Como in seguito ad una simulata aggressione da parte di altri elementi della Brigate Nera, ciò allo scopo di sopprimere i suddetti elementi ribelli prima di consegnarli all’Ufficio politico della Brigata di Como dalla quale si aveva la sensazione che sarebbero stati rimessi in libertà per ordine della Questura di Como che aveva già rilasciato ad alcuni la carta di libera circolazione”.
In occasione del 75° anniversario della fucilazione fascista dei partigiani di Rancio e del lago a Fiumelatte, i rappresentanti di ANPI Lecco – in collaborazione con i circoli “Libero Pensiero” e “S. Pio X” di Rancio - invitano tutti domenica 12 gennaio alle ore 10.00 presso la Montagnetta di Fiumelatte per ricordare l’eccidio.