La Chiesa di Santa Tecla è una costruzione romanica del XIII secolo posta proprio sulla riva del lago, nel quale si specchia con l’alto campanile in pietra, dotato di monofore e della bifora della cella campanaria.
La chiara facciata a lago è più tarda ed è caratterizzata da uno stile di transizione tra il grande rosone goticheggiante ed il portale rinascimentale.
All’interno vi è il famosissimo affresco chiamato dai Tornaschi “Uomo dei dolori” del pittore locale Bartolomeo De Benzi del 1502, che rappresenta la Passione di Cristo con gli attrezzi (chiodi, martelli, falcetti, seghe) usati nella civiltà agricola di Torno alla fine del Quattrocento.
La chiesa presenta una facciata a capanna ornata alla sommità da archetti pensili; vi si aprono il portale, due monofore e il rosone sormontato da una nicchia che ospita la statua della santa titolare. Il portale è datato 1480 (l’anno è inciso sull’arco); è decorato da un affresco sulla lunetta, raffigurante Santa Tecla, e da bassorilievi sull’architrave, con l’Annunciazione (ai lati) e la Pietà (al centro).
Il campanile, che si innalza lungo il fianco sinistro, rivela la sua origine romanica. Sullo stesso lato una nicchia con arco a tutto sesto ospita un bassorilievo in terracotta con una Madonna in trono con Bambino.
La parte posteriore dell’edificio è caratterizzata da due strutture rettangolari: una è ornata da una bifora murata e da un pannello bronzeo di fattura recente con l’Annunciazione.
Interno
L’interno dell’edificio presenta un’unica navata, divisa in quattro campate, lungo le cui pareti si aprono quattro cappelle laterali. La volta dell’aula e quella del presbiterio sono decorate da affreschi realizzati dal pittore Beghi nel 1908; essi raffigurano, dal portale verso il presbiterio, Angeli musicanti, la Sacra Famiglia, la Gloria di santa Tecla e la Gloria dell’Eucarestia.
La prima cappella a sinistra, che svolge la funzione di battistero, conserva due affreschi: sulla parete di fronte si può osservare il secentesco Battesimo di Gesù, mentre su quella laterale l’Uomo dei dolori, accompagnato dai simboli della Passione e da due Angeli, dipinto firmato da Bartolomeo De Benzi, pittore nativo di Torno, nel 1502. Superiormente si trova un coevo rilievo della Madonna in trono con Bambino.
Proseguendo lungo il fianco sinistro della chiesa, si incontra un ingresso laterale e, poco più avanti, un’altra cappella che ospita un gruppo scultoreo ligneo, Pietà e dolenti, risalente probabilmente all’inizio del XVI secolo, sul quale si nota l’originale policromia.
Nel presbiterio, con altare e leggii in scagliola, è conservata una tela tardo cinquecentesca raffigurante la Gloria di santa Tecla.
Tornando nella navata si incontra una cappella in cui vi è conservata una Crocifissione con santi tardo secentesca/settecentesca.
Procedendo verso la controfacciata, si nota un ingresso laterale che è stato aperto nella parete in origine decorata da affreschi, di cui oggi rimangono soltanto dei lacerti: si riconoscono San Rocco, l’Angelo annunciante facente parte di un’Annunciazione a cui, presumibilmente, assisteva Dio Padre e il resto di una Madonna in trono. Tali dipinti furono realizzati, con ogni probabilità, durante la campagna decorativa che vide attivo il De Benzi nella prima cappella sinistra e in quello che attualmente risulta essere il sottotetto.
Infine, nella prima cappella a destra, una tela rappresenta una Madonna in torno con Bambino e san Giovannino.
La chiesa di Santa Tecla ospitò per diversi secoli la prima opera conosciuta del pittore Andrea De Passeris di Torno: l’Assunzione della Vergine, datata 1488, ora conservata presso i depositi della Pinacoteca di Brera a Milano.