Careno, la terza frazione di Nesso, ha una caratteristica conformazione a triangolo rovesciato con il vertice a lago dove si trova il porticciolo.
Tale forma è dovuta al fatto che “careno” significa luogo petroso e che la maggior parte degli abitanti lavorava in alto nelle cave di pietra e nelle attività agro-silvo-pastorali e soltanto una minoranza era dedicata alla pesca.
Immediatamente sopra al porto, al vertice del triangolo urbanistico vi è la Chiesa di San Martino, uno dei più interessanti esempi di architettura romanica lariana.
Il campanile dei Maestri Comacini è slanciato e presenta aperture a monofora che si allargano a bifora salendo verso la cella campanaria; la Chiesa è molto semplice ed ha la copertura in larghe piode del lago.
Non si conosce l’anno di fondazione, ma la data ante quem: la piccola chiesa fu sicuramente costruita negli anni precedenti al 1184, anno del documento firmato da papa Lucio III nel quale viene citata per la prima volta. Anche le caratteristiche esterne testimoniano l’origine medievale della struttura.
San Martino fu la parrocchiale della frazione di Careno fino a quando, alla metà del Seicento, fu edificata una nuova chiesa, dedicata a Maria Assunta, a cui fu trasferito il beneficio parrocchiale.