Charles Warren Eaton (1857-1937), paesaggista americano, durante i suoi abituali soggiorni estivi sul lago, ne fece uno dei suoi soggetti preferiti, offrendone un'interpretazione poetica e personale.
Il paesaggio del lago, con le sue luci e i riflessi sull’acqua, è stato sapientemente descritto da scrittori e poeti, ma ha affascinato e sedotto anche molti artisti che hanno fatto tappa sulle sue sponde. A farne uno dei suoi soggetti preferiti è Charles Warren Eaton (1857-1937), paesaggista americano.
Alcuni artisti, come Sophia Peabody, non hanno avuto modo di visitare il lago e hanno trovato ispirazione in una delle tante stampe che un tempo illustravano i libri di viaggio in Italia. Charles Warren Eaton ha invece visitato ripetutamente le sue rive. Come molti artisti della sua generazione, Eaton venne in Europa per perfezionare la sua formazione a Parigi, Monaco e Londra. A un primo viaggio nel 1886 seguirono vari altri soggiorni con un’abituale tappa estiva sul lago.
Del lago Eaton offre un’interpretazione poetica e personale, sceglie le luci meno intense, i toni tenui, frammenti intimi del paesaggio, privi della presenza umana, restituendo un’immagine della natura nella sua solitaria bellezza.
Durante i suoi soggiorni estivi sul lago, tra il 1910 e il 1923, Eaton ha continuato a dipingere vedute suggestive e poetiche, scorci di Varenna, di Bellagio e della costa opposta, scegliendo le misteriose luminosità notturne o le luci più morbide del giorno, che meglio si adattavano alla sua visione poetica del paesaggio.