Il Sentiero 1 della Via dei Monti Lariani è un bellissimo percorso escursionistico di 28 km che da Cernobbio porta alla Val d'Intelvi.
Moltissime di queste località, comprese in una fascia variabile dai 600 ai 1.200 metri di altitudine, erano un tempo alpeggi (denominati mûnt), utilizzati dalle popolazioni costiere del Lario (nome antico del lago di Como); da qui il nome “VIA DEI MONTI LARIANI” intesa appunto come strada di collegamento tra questi antichi insediamenti in parte ancora attivi, in parte abbandonati o distrutti dal tempo.
Si tratta di un sentiero percorribile da escursionisti con preparazione elementare, che consente di ammirare panorami esclusivi ed è uno degli itinerari più interessanti delle montagne lombarde. Il percorso, progettato dal CAI di Como, è interamente segnato e diviso in quattro sentieri:
I segnavia, costituiti da bandierine rosse-bianche-rosse in vernice sui sassi e in alluminio sui tronchi e sui muri, riportano la numerazione da 1 a 4.
La ‘Via dei Monti Lariani’ ha inizio a Cernobbio (200 m) in Piazza Mazzini, dove si trova anche la fermata dell’autobus.
Dalla piazza si imbocca via A. Volta e giunti al rondò si prosegue diritto seguendo le indicazioni per Rovenna e Monte Bisbino. In fondo alla via, 20 m dopo la curva, si imbocca via G. Parini sulla sinistra, per raggiungere di nuovo la carrozzabile, e prendere poi a destra via Monte Grappa che porta a Casnedo. Davanti alla chiesa si gira a destra, si oltrepassa un ponte e si gira a sinistra attraversando le case di Stomaino. Si sbuca sulla carrozzabile e dopo ca. 100 metri s’imbocca sulla sinistra la scorciatoia che porta a Rovenna (450 m ore 0,45) raggiungibile anche in autobus con la linea C28 da Cernobbio.
Si passa la piazza della chiesa (dove si trova la fermata dell’autobus) poi al tornante si segue a sinistra l’indicazione per Scarone e Madrona. Subito dopo a destra si imbocca la mulattiera che in larghi tornanti sale ai Monti di Scarone e da lì a Madrona (850 m ore 1,00 ; 1,45). Si segue la carrozzabile fino alla seconda curva, dove s’imbocca la continuazione della mulattiera per il Monte Bisbino che passa dalla cappella di S. Carlo.
In fondo alla mulattiera, prima di arrivare alla carrozzabile, si gira a destra per giungere a Ca’Bossi (1.188 m ore 1,00 ; 2,45). Da qui, seguendo uno sterrato in lieve discesa attraverso un bel faggeto, si giunge alla Colma del Bugone (1.119 m ore 0,15; 3,00), dove si trova il l’omonimo rifugio, e punto di congiungimento con due mulattiere che salgono da Moltrasio.
Attraversando secolari boschi di faggi, in prossimità dello sparti-acque dal quale è possibile ammirare ora il panorama del lago, ora quello vastissimo delle Alpi Occidentali e del versante svizzero del Monte Generoso e del Sasso Gordona, la ‘Via’ oltrepassa la Colma Del Crinco giungendo alla Colma dei Murelli (1.200 m ore 0,45; 3,45), dove si trova l’omonimo rifugio. Da qui è possibile, come variante, raggiungere in circa mezz’ora il Monte Colmegnone (1.383 m), con vista eccezionale in tutte le direzioni, oppure Monte San Bernardo (1.348 m) con il suo agriturismo e la sua caratteristica chiesetta.
Riprendendo la comoda carrareccia, che passa dall’Alpe di Carate, si giunge all’ex rifugio Binate (1.200 m ore 0,30; 4,15). La carrareccia prosegue giungendo in breve alla Colma di Binate (1.133 m) dove si può notare una “nevera” ben conservata. Queste tipiche costruzioni circolari in sasso, riempite di neve, servivano a conservare in estate gli alimenti deperibili. Dalla colma c’è la possibilità di scendere a Schignano (ore 0,45) o ad Argegno (ore 2,00). Al bivio si prosegue invece a sinistra su un comodo sentiero pianeggiante a mezza costa che conduce alla Colma di Schignano (o della Crocetta) (1.128 m ore 0,25 ; 4,40) caratterizzata da una croce nella roccia. Qui si prende a destra per passare sul versante della Val d’Intelvi e lungo una ex strada militare si aggira il versante nord del Sasso Gordona. All’interno di questa montagna sono state scavate gallerie e postazioni militari della prima guerra mondiale facenti parte della Linea Difensiva Cadorna, realizzata dal 1915 lungo il confine italo-svizzero, nel timore di una possibile offensiva da Oltralpe.
Al prossimo bivio proseguire nella direzione del rifugio Prabello. Poco prima di raggiungere il rifugio si lascia l’ex strada militare e si imbocca un sentiero che scende a destra, e attraverso un bellissimo bosco di faggi si perviene a Pian delle Alpi (960 m ore 1,00 ; 5,40) (anche chiamato Alpe Cerano) collegamento tramite carrozzabile (a destra) con Casasco (40 min.) dove si trova una fermata dell’autobus (linea C21 Casasco-San Fedele-Argegno).
Si prosegue a destra sulla strada asfaltata che sale da Casasco a Erbonne, si oltrepassa l’area pic-nic e dopo 50 m s’imbocca a sinistra la mulattiera per Erbonne (cartello). Al bivio con una pianta con segnavia la si lascia, per prendere a destra una comoda mulattiera che sale alle baite di Ermogna, situate nei pressi di una ‘bolla’, ampio catino naturale adattato dall’uomo allo scopo di raccogliere acqua piovana per l’abbeveraggio del bestiame. Vicino alla cascina si intravvede un’altra nevera. Poi su una comoda carrareccia quasi pianeggiante si arriva ai Monti di Carolza (1.100 m).
Continuando sempre sulla carrareccia si arriva ad un gruppo di villette a monte di Casasco. Qui si prende a sinistra seguendo le indicazioni per la Capanna Bruno / San Fedele. Si sbocca sulla strada asfaltata che sale da Casasco alla Bocca di Orimento e la si segue a sinistra. Appena dopo il tornante con le 3 croci la si lascia e si prende la mulattiera sulla sinistra che porta alla Capanna Giuseppe e Bruno (1.180 m ore 1,30 ; 7,10).Appena oltrepassato il rifugio, si segue a destra l’indicazione per Alpe Orimento / San Fedele. Un sentiero quasi in piano percorre ora i ripidi prati del Monte Crocione, oltrepassa uno skilift per diventare poi una comoda mulattiera che scende ad un bivio. Qui si gira a sinistra e si sale attraverso il bosco, e al successivo bivio, sempre tenendosi a sinistra, si raggiunge la Bocca di Orimento (1.275 m ore 0,50 ; 8,00), dove si trova la Baita di Orimento, punto di partenza per l’escursione al Monte Generoso (1.701 m).
Si segue la strada asfaltata che scende a Casasco a destra e dopo ca. 2 km si passa davanti al Rifugio Cristè (1.250 m).
Seguendo la strada (o le scorciatoie) si aggirano due “bolle” per giungere ad un incrocio. Si lascia la strada che scende a Casasco per seguire a sinistra la strada che scende verso San Fedele. Dopo ca. 300 metri la si abbandona per prendere una carrareccia a sinistra che conduce ad alcune case. La carrareccia diventa un comodo sentiero a fondo erboso che
dopo aver attraversato una pineta scende attraversando una zona di pascoli in direzione di San Fedele d’Intelvi con ampia vista panoramica sulla vallata, sui monti del Canton Ticino e della caratteristica sagoma dei Denti della Vecchia.
Si sbuca su una strada carrozzabile che si percorre fino al centro di San Fedele D’Intelvi (750 m ore 1,30 ; 9,30) – punti di ristoro - alberghi - fermata dell’autobus (linea C20/21/22). Qui termina il sentiero n° 1 al deposito delle corriere, dove si trova anche la fermata dell’autobus.
Per arrivare a Cernobbio partendo da Como si possono utilizzare gli Autobus della linea AFS C10.
Con Trenitalia è possibile arrivare alla Stazione di Como San Giovanni e raggiungere poi Cernobbio in autobus o battello/aliscafo.
Con Trenord è invece possibile raggiungere la Stazione di Como Lago e raggiungere Cernobbio in autobus o battello/aliscafo.