La chiesa dei SS. Agata e Sisinnio è un edificio che ha subito molti cambiamenti durante i secoli, fino ad essere trasformato in una costruzione romanica, ancora oggi parzialmente ben conservata con il suo altare originale, una splendida acquasantiera, resti di affreschi, alcuni a vista altri nascosti nel sottotetto, finestrelle a strombo e un bella torre campanaria.
L’edificio presenta una semplice facciata a capanna con un portale architravato sopra il quale si apre una finestra semicircolare. Sul fianco destro vi è un riquadro dipinto che rappresenta San Sisinnio. A lato dell’abside a pianta quadrangolare si eleva la struttura del campanile con un doppio ordine di monofore.
La chiesa ha origini antiche come documentano gli scavi archeologici che hanno messo in luce la presenza di un sacello risalente probabilmente al VII secolo. In una seconda fase questo primitivo edificio fu ampliato realizzando una piccola chiesa ad unica navata ulteriormente ampliata in epoca romanica mediante il prolungamento della navata e l’aggiunta del campanile forse risalente al secolo XI. Probabilmente nel XII secolo fu aggiunto un affresco che raffigura la Crocifissione e ancora nel XV secolo un altro dipinto murale di cui resta un lacerto con la data 1489.
Alla fine del Cinquecento l’edificio era descritto come antica cappella dedicata a S. Sisinio decorata con pitture murali. Probabilmente nel corso del XVII secolo la chiesa fu ampliata con l’inserimento di una cappella laterale e di un piccolo transetto sul fianco destro e fu ampiamente riconfigurata con l’aggiunta di stucchi lungo la navata, della pala d’altare e di altre tele collocate lungo le pareti interne. Nel 1772 furono eseguiti nuovi lavori come indica una data incisa sul campanile. Nel 1961 in occasione di un riassetto dell’edificio furono riportati alla luce i frammenti di affreschi sulla parete settentrionale.